Maltempo, allagata Contrada Scrofeta: la protesta dei residenti

Momenti di paura a Contrada Scrofeta di Avellino dove, nel primo pomeriggio di oggi, in alcuni punti la strada si è allagata a causa di alcuni tombini della fognatura che si sono alzati; un fiume di acqua e detriti si è riversato nel sottopasso dell’autostrada adiacente, arrivando fino alle abitazioni di alcune famiglie che, per alcuni minuti, sono rimaste intrappolate in casa.(Nella foto la strada, dopo alcune ore quando è tornata la normalità). Il fiume di acqua e detriti ha allagato anche…

Momenti di paura a Contrada Scrofeta di Avellino dove, nel primo pomeriggio di oggi, in alcuni punti la strada si è allagata a causa di alcuni tombini della fognatura che si sono alzati; un fiume di acqua e detriti si è riversato nel sottopasso dell’autostrada adiacente, arrivando fino alle abitazioni di alcune famiglie che, per alcuni minuti, sono rimaste intrappolate in casa.(Nella foto la strada, dopo alcune ore quando è tornata la normalità). Il fiume di acqua e detriti ha allagato anche alcuni depositi agricoli e nocelleti sottostanti. Sono anni che si assiste allo stesso spettacolo ogni volta che viene a piovere: tombini della fognatura che serve sia la zona a monte di Contrada Scrofeta, sia altri paesi limitrofi che vengono alzati dalla potenza dell’acqua (forse perché nella fognatura sono collegate anche le acque meteoriche delle abitazioni?). E’ una situazione diventata insopportabile oltre che pericolosa ogni volta che piove, non solo a causa dell’innalzamento dei tombini ma anche a causa delle feritoie che lungo via Scrofeta sono sempre piene di detriti e immondizia per la pessima manutenzione.
Le famiglie che abitano in zona chiedono al Comune: “Perché ogni volta che piove, la fognatura diventa un fiume in piena, rendendo impraticabile sia la strada, ma soprattutto mettendo a serio rischio alcune abitazioni della zona? Qualora vi fossero abitazioni servite dalla fognatura che hanno collegato le acque meteoriche sull’impianto di fogna, è possibile intervenire affinché si ripristini il normale e separato flusso delle acque, o bisogna aspettare che capiti prima una tragedia?”

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