Manca certificato di prevenzioni incendi, sigilli a distributore

CRONACA GESUALDO – l controllo delle giacenze effettuato nell’ambito di una ordinaria attività di verifica fiscale nei confronti di una ditta individuale responsabile di un distributore stradale di carburanti di Gesualdo porta al sequestro dell’intero impianto per l’assenza delle certificazioni previste in tema di sicurezza.
Questi gli esiti dell’attività di servizio condotta nella mattinata di ieri dagli uomini della Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi, agli ordini del tenente Luciano Maria REALE, che nell’accingersi alla verifica delle giacenze fisiche dei prodotti petroliferi detenuti presso il distributore, dopo aver verificato la non validità del cosiddetto “certificato di prevenzioni incendi” non hanno potuto fare a meno di apporre i sigilli all’intero impianto di distribuzione carburanti. La certificazione presentata ai finanzieri era infatti scaduta dall’agosto dell’anno scorso, senza che peraltro fosse in essere presso le autorità competenti alcuna richiesta di rinnovo del documento, ai sensi del D.P.R. nr. 15/2011 (articolo 5).
Il suddetto “certificato di prevenzione incendi”, infatti, è l’unico documento che attesta il rispetto delle prescrizioni previste dalla normativa di prevenzione incendi e la conseguente sussistenza dei requisiti di sicurezza previsti dalla legge per l’esercizio di qualunque attività commerciale inerente prodotti infiammabili.
E’ la stessa normativa istitutiva del documento che, tenuto conto degli alti rischi per l’incolumità pubblica, all’articolo 2 del citato D.P.R. riconnette alla mera assenza di tale documento una violazione di carattere penale. L’attività si concludeva, pertanto, con la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi del titolare della concessione dell’impianto, identificato per tale N.T. (di anni 81), nativo di Gesualdo, in relazione alla violazione penale di cui al decreto legislativo nr. 139/2006 (articolo 20, primo comma) ed all’articolo 679 del codice penale.
Ai sensi dell’articolo 354 del codice di procedura penale era posto inoltre sotto sequestro l’intero impianto, costituito da 2 serbatoi interrati da 3 e 7 metri cubi 3 contenenti, rispettivamente 117 e 1.269 litri di benzina senza piombo, altri 2 serbatoi interrati da 3 e 5 metri cubi contenenti, rispettivamente, 69 e 3.629 litri di gasolio, 2 colonnine di distribuzione (una per l’erogazione di benzina super senza piombo e l’altra di gasolio) nonché 1 postazione pagamento POS per rifornimento self-service.
Allo stato attuale i controlli sono ancora in corso e proseguiranno presso gli uffici della Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi fino al termine della verifica fiscale.

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