Marijuana in Alta Irpinia, sequestrate dieci piante

Marijuana in Alta Irpinia, sequestrate dieci piante

ALTA IRPINIA – Solo qualche giorno fa, due piantagioni erano state sequestrate e distrutte dai Carabinieri, che avevano denunciato due persone e sequestrato, sull’Altipiano del Laceno, una quarantina di piante di canapa indiana dal peso complessivo di oltre 20 Kg. Questa volta i Carabinieri del Stazione di Senerchia, coadiuvati da quella di Caposele, hanno scoperto un’altra piantagione di canapa indiana di minori dimensioni, nascosta sempre tra i folti boschi, costituita da una decina di piante di sostanza psicotropa alte oltre un metro del peso complessivo di oltre 5 Kg., che sono state estirpate e sottoposte a sequestro.
Il terreno scelto per la coltivazione, da tempo incolto tra i Comuni di Senerchia, Calabritto e Caposele, si adattava bene a tale scopo, visto che le piante di marijuana erano state piantate in una zona ben nascosta in un luogo ricco di acqua che permetteva al “coltivatore” di curare bene la piantagione. Questa volta le piante di trovavano ancora in vasi per fiori, oramai piccoli per la grandezza della piante, in attesa di essere trapiantate nel bosco che meglio alle caratteristiche della piante.
Dalle piante di canapa indiana sottoposte a sequestro secondo le fonti dell’Arma sarebbe stato possibile ricavare decine e decine di dosi di marijuana e che avrebbero fruttato di migliaia di euro a spacciatori senza scrupoli che attentano all’integrità dei giovani dell’Alta Irpinia. Sono in corso, ora, accertamenti finalizzati all’individuazione del responsabile che rischia una denuncia per “coltivazione e spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana”.
I risultati operativi conseguiti dai Carabinieri della Compagnia di Montella indicano quanto sia concreto il rischio, nell’Alta Irpinia, della diffusione dell’hobby di coltivare in proprio piantagioni di canapa indiana, fondamentale per la preparazione della sostanza stupefacente a base di marijuana, rimedio obbligato per gli spacciatori locali alla luce dei costanti controlli effettuati dai Carabinieri sia sulle principali arterie che sulle strade secondarie, al conseguente sistematico controllo dei pregiudicati e tossicodipendenti della zona che si recano a Napoli per acquistare stupefacenti.

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