Meno soldi rispetto alla busta paga: condannato gioielliere

Costringe a firmare buste paghe il cui importo non corrispondeva a quanto percepito. Ad essere condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione è stato un noto gioielliere di Avellino. Il processo svoltosi presso il Tribunale di Ariano Irpino, è stato caratterizzato da diverse perizie calligrafiche, testimonianze e elementi venuti fuori durante la fase istruttoria. La vicenda si consumò tra il luglio del 1997 e il giugno del 2000. A denunciare il fatto è stata una sua dipendente, che riferì agli inquirenti di essere stata costretta, pena il licenziamento, a firmare per mesi buste paga il cui importo non corrispondeva a quanto percepito realmente al netto. Il gioielliere – che si è sempre dichiarato innocente – è stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione con sentenza emessa dal giudice Gelsomina Palmieri presso il tribunale di Ariano Irpino. La donna che lavorava presso il punto vendita del tricolle è stata difesa dall’avvocato Luigi Tedeschi di Ariano Irpino. Ora l’avvocato dell’uomo, De Martino, ha già fatto sapere che ricorrerà in Appello per il suo assistito.

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