Violenza al bar “Verdarina”: gli indagati respingono le accuse. Nella mattinata di oggi, i due indagati hanno svolto l’interrogatorio di garanzia, respingendo tutte le accuse.
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino, Francesca Spella, ha confermato la misura cautelare della custodia degli arresti domiciliari. I Carabinieri della Compagnia di Avellino avevano eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di due individui, un 28enne originario di Summonte e un 50enne, residente a Monteforte Irpino.
I due indagati difesi dall’avvocato Alberico Galluccio sono indiziati, di aver partecipato a una serie di reati gravi, tra cui lesioni personali aggravate, minacce, estorsioni e danneggiamento. L’ordinanza restrittiva è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino Francesca Spella, su richiesta della Procura della Repubblica di Avellino, che ha coordinato le attività condotte dai Carabinieri della Stazione di Mercogliano.
L’indagine ha preso avvio da un violento episodio avvenuto la notte del 10 giugno scorso all’interno di un bar situato a Torrette di Mercogliano. In quell’occasione, sia il titolare del locale che un suo dipendente sarebbero stati vittime di un brutale attacco da parte dei due indagati. Quando la vittima ha cercato di resistere alle richieste dei due uomini, questi hanno reagito con violenza e minacce. Il loro intento sembrava essere quello di costringere il gestore del bar a soddisfare le loro richieste, ottenendo così un vantaggio ingiusto a spese del proprietario.
Le testimonianze delle vittime rivelano che i due indagati agivano di concerto, usando intimidazioni sistematiche e violenza per costringere il proprietario del bar a a cedere alle loro richieste, che comprendevano la possibilità di consumare senza pagare o a tariffe scontate.
In un’altra occasione, quando il proprietario ha rifiutato di servire una consumazione senza il pagamento preventivo il 28enne ed il 50enne avrebbero danneggiato il locale e aggredito fisicamente il proprietario, arrivando a mettergli le mani al collo e colpendo anche il barista che aveva tentato di intervenire. Infine, avrebbero danneggiato il registratore di cassa, la macchina del caffè e la macchina del ginseng.
Durante le perquisizioni eseguite presso le abitazioni dei due indagati, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato un grosso coltello di tipo proibito e una modesta quantità di hashish.