Mirabella, delitto Martiniello: un mistero lungo cinque anni

IL MISTERO – Cinque anni e una domanda insistente. Chi e perchè ha ucciso Pasquale Martiniello a fucilate? Franco, l’unico fratello della vittima, se lo chiede da quella afosa mattina d’agosto del 2008 quando fu svegliato dai Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano. Si precipitò a contrada Iscalonga ma il corpo del fratello finito a fucilate mentre tentava di sfuggire al killer non lo ha potuto vedere se non dopo alcuni giorni. E’ trascorso un lustro, e sono state interrogate all’epoca centinaia di persone, ma ad oggi il caso Martiniello è diventato un ‘cold case’, un caso congelato. Ucciso senza un movente apparente. Eppure gli investigatori dell’Arma seguivano una pista ben precisa, la solita, quella passionale che non li ha portati da nessuna parte. Franco chiede giustizia per la morte disgraziata del fratello, e chiede soprattutto di sapere la verità. “E’ passato troppo tempo- racconta Franco Martiniello in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Mattino- e se prima credevo e avevo fiducia nell’operato investigativo adesso non so, non più. Il colpevole è in libertà mentre mio fratello, padre di due figli, non c’è più. Non mi arrendo, e lo faccio per Pasquale e i miei nipoti. Noi siamo persone semplici, non abbiamo fatto del male a nessuno. Per questo non riesco ancora a farmene una ragione. Voglio solo che il caso di Pasquale non sia archiviato e dimenticato. Voglio giustizia per lui, glielo devo”.

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