Montoro, ricettazione: assolto Nicodemo

MONTORO – Innanzi al Tribunale di Avellino, sezione penale, nella persona del giudice monocratico, dottoressa Barra, si è concluso il giudizio penale a carico di Nicodemo Stanislao, pregiudicato di Montoro, che rispondeva di ricettazione di un assegno. Nicodemo ebbe a ricevere un assegno poi risultato rubato da una persona, identificata ma su cui la procura non ha svolto ulteriore indagini, approdando ad un’accusa di ricettazione in capo al Nicodemo, ma senza che l’attività dell’accusa ne abbia …

MONTORO – Innanzi al Tribunale di Avellino, sezione penale, nella persona del giudice monocratico, dottoressa Barra, si è concluso il giudizio penale a carico di Nicodemo Stanislao, pregiudicato di Montoro, che rispondeva di ricettazione di un assegno. Nicodemo ebbe a ricevere un assegno poi risultato rubato da una persona, identificata ma su cui la procura non ha svolto ulteriore indagini, approdando ad un’accusa di ricettazione in capo al Nicodemo, ma senza che l’attività dell’accusa ne abbia chiarito la ratio. Un dato che è stato evidenziato dall’avvocato montorese Rosaria Vietri, legale di Nicodemo, nella discussione finale. Per Nicodemo Stanislao è arrivata l’assoluzione con formula ampia. “L’accusa, come ha avuto modo di spiegare il legale, era carente della prova che il Nicodemo avesse la consapevolezza che l’assegno ricevuto dal soggetto, di cui il Nicodemo alle forze dell’ordine, quanto fu sentito, fornì gli estremi. Ciò nonostante alcuna attività integrativa è stata disposta ma soprattutto non è stato provato il nesso eziologico, sotto il profilo psicologico del reato che Nicodemo ne conoscesse la illecita provenienza”.

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