Nella villa di Sperone incontri, decisioni e smistamento della droga

Summit e smistamento della droga avvenivano nella villa di Sperone.

Armando Manzi, finito in manette l’altro ieri, incontrava i narcotrafficanti colombiani e spagnoli nell’abitazione presa in affitto, ubicata in un posto tranquillo del paese.

Agli incontri partecipava anche il figlio Oreste che, nonostante la giovane età, aveva un ruolo determinante nei rapporti. Oreste, infatti, si recava spesso all’estero per trattare le forniture delle sostanze stupefacenti.

Da quanto trapela, la villa a Sperone era intestata ad un altro soggetto risultato però estraneo ai fatti. Pertanto, l’Autorità giudiziaria non ha adottato alcun provvedimento di sequestro.

Le indagini della Guardia di Finanza irpina, in particolare del Nucleo di polizia economica e finanziaria, risalgono al 2015 sulla base di controlli effettuati nel Vallo di Lauro.

Il sequestro di hashish ammonta a 323 chilogrammi, trasportato a bordo di un autoarticolato proveniente dalla Spagna ufficialmente per consegnare rotoli di carta.

Le indagini dei finanzieri irpini si incrociano con quelle della Dia di Napoli poichè nella vill si sarebbe rifugiato anche un latitante.

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