Omicidio a Grottaminarda, questa mattina è comparso davanti al GIP del tribunale di Benevento, Mario Di Carlo, il 44enne, autotrasportatore che la la sera di sabato scorso, nel centro della cittadina ufitana, ha sparato tre colpi di pistola, uccidendolo, il 46enne ucraino, Ivan Kantsedal residente a Grottaminarda.
L’omicida, che ora si trova nel carcere di Ariano Irpino, è assistito dall’avvocato Giuseppe Romano non aveva risposto alle domande del pm Flavia Felaco nella notte di sabato durante l’interrogatorio investigativo. Invece, durante l’interrogatorio di garanzia avvenuto, stamattina, presso la casa circondariale arianese, il 44enne ha risposto a tutte le domande del gip del tribunale di Benevento Di Carlo. Nell’interrogatorio di convalida del fermo, il 44enne ha offerto la sua versione dei fatti riferendo che l’omicidio, di cui si è attribuito la responsabilità, sarebbe avvenuto per una condizione di soggezione”. Una condizione psicologica che lo avrebbe convinto anche a comprare un’arma, secondo la versione prospettata dell’imputato, solo per difesa personale. Così per anni il quarantaseienne avrebbe vissuto nella paura di ricevere percosse dalla vittima, fino a sabato sera, quando sarebbe scattata la scintilla e avrebbe esploso i colpi di pistola contro l’uomo.
Nell’interrogatorio l’autotrasportatore avrebbe dichiarato che l’omicidio non sarebbe stata una vendetta bensì una sorta di liberazione da una paura che aveva da anni. Ovviamente si tratta di una versione che sarà ora al vaglio prima del Gip che dovrebbe nelle prossime ore convalidare l’arresto del 44enne autotrasportatore grottese. Intanto è stato fissato dalla Procura anche il conferimento dell’incarico medico legale sulla salma della vittima. Il 20 ottobre sarà conferito alla dottoressa Carmen Sementa l’esame autoptico sulla salma del 46enne ucraino.