Parolise, sequestrata discarica di rifiuti pericolosi

Parolise, sequestrata discarica di rifiuti pericolosi

I Carabinieri della Stazione di Chiusano San Domenico hanno individuato, nel comune di Parolise, un sito di stoccaggio abusivo di circa 1500 mq, all’interno del quale erano stati sversati, nel tempo, rifiuti di ogni genere. Tale area, ubicata a ridosso della diramazione tra la nuova e la vecchia Ofantina, era diventata una vera e propria discarica abusivamente realizzate ed alimentata con ogni sorta di rifiuto: non solo carcasse di veicoli, parti di motore e di carrozzerie, carrelli agricoli, mobili vecchi, frigoriferi ed altri elettrodomestici fuori uso ma anche purtroppo batterie esauste e pezzi di eternit, materiali altamente nocivi. Gli accertamenti effettuati hanno permesso di rintracciare il proprietario, un autotrasportatore incensurato, il quale condotto negli uffici della Compagnia di Piazzale Pastrengo, messo alle strette, non ha potuto evitare di ammettere le proprie responsabilità. I Carabinieri, pertanto, al fine di impedire che l’attività illecita potesse protrarsi ulteriormente, dopo un accurato sopralluogo effettuato congiuntamente al personale dell’ARPAC che ha provveduto alla classificazione dei rifiuti, hanno sottoposto a sequestro l’intera area, del valore complessivo di oltre 80mila euro, in attesa dell’avvio della procedura finalizzata alla bonifica del sito abusivo di stoccaggio, al fine di rimuovere l’ammasso di rifiuti che sistematicamente erano stati abbandonati ingiustificatamente ed accumulati, senza scrupoli e privi di qualsiasi senso civico, nelle verdi campagne dell’Alta Irpinia a ridosso di alcune masserie. I Carabinieri, pertanto, hanno denunciato il 60enne autotrasportatore in base agli inconfutabili elementi di prova raccolti, in stato di libertà per “deposito incontrollato di rifiuti e gestione illegale di una discarica”. L’attività di indagine dei Carabinieri è ancora in corso, sia per individuare ulteriori responsabili e/o altre aree in cui siano stati posti in essere analoghi scempi ambientali. L’ attività di indagine è stata condotta in collaborazione con i Magistrati della Procura della Repubblica di Avellino.

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