Piantagioni marijuana, ancora sequestri a Montemarano e S. Paolina

Il nome con cui chi ha operato ha voluto chiamare l’attività di polizia, operazione ONE-MAN-BAND, trae lo spunto dal fatto che il responsabile tratto in arresto aveva dato corso ad una vera e propria impresa “fai-da-te”: alla cura di piante alte sino a tre metri seguiva l’essicazione della cannabis indica coltivata, la custodia in piccoli contenitori e la predisposizione in dosi pronte per lo spaccio.
Nel confermare il loro ruolo di protagoniste di questa estate nell’azione di contrasto alla diffusione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti e psicotrope in provincia, le Fiamme Gialle di Avellino hanno portato a termine un ulteriore colpo nella notte tra sabato e domenica scorsa. Mentre le rotative mandavano in stampa gli esiti dell’ultimo sequestro (Gesualdo, spaccio di droga tra le bancarelle della festa), gli uomini del Nucleo Polizia Tributaria di Avellino (Sezione Mobile) erano impegnati in un’altra operazione antidroga: nella notte di sabato scorso l’impegno che aveva visto i militari dar corso a numerosi sopralluoghi ed appostamenti, anche notturni, veniva finalmente coronato dal successo.
Un uomo, successivamente identificato in tale I.P. (di anni 45), nato a Paternopoli, era infatti sorpreso nella sua attività di cura alle piante di cannabis indica particolarmente rigogliose ed alte sino a tre metri, messe a coltura in aperta campagna in agro del comune di Montemarano. Il suddetto I.P. veniva immediatamente fermato e dichiarato in arresto, ai sensi dell’articolo 73 del D.P.R. nr. 309/1990 e, mentre alcuni militari circoscrivevano la zona e davano corso all’estirpazione ed al sequestro delle 11 piante di cannabis indica, di misura e dimensioni comprese tra i 100 ed i 300 centimetri, altri uomini della Sezione Mobile si portavano presso l’abitazione del responsabile in Paternopoli per dar corso ad una perquisizione domiciliare. L’operazione di polizia giudiziaria portava al rinvenimento ed all’ulteriore sequestro, ai sensi dell’articolo 354 del codice di procedura penale, di un ulteriore stelo di cannabis indica precedentemente reciso, 7 piantine di marijuana in fase di essiccazione (per un peso complessivo di 45 grammi) e due contenitori in metallo del tipo usato per le sigarette contenenti altra marijuana già pronta allo spaccio per un peso di 7 grammi. A conclusione dell’operazione il responsabile era associato  alla Casa Circondariale di Bellizzi in Avellino. Nel prosieguo della nottata gli uomini del Nucleo Polizia Tributaria procedevano inoltre al sequestro di una ulteriore piccola coltivazione di cannabis indica. Le articolate attività di ricerca disposte a tutto campo in considerazione del fatto che proprio in questo periodo dell’anno le piante di cannabis indica giungono a piena maturazione avevano già da alcuni giorni portato i finanzieri all’individuazione di una piccola coltura in agro del comune di Santa Paolina. Gli uomini si erano nel tempo alternati sul posto, anche nottetempo, allo scopo di individuare eventuali responsabili ma, in considerazione del fatto che nella zona si era dato ormai corso all’altro sequestro e che quindi anche tali appostamenti e sopralluoghi avrebbero probabilmente portato ad un nulla di fatto, immediatamente dopo il sequestro di Montemarano veniva deciso di circoscrivere la zona e di dar corso all’estirpazione ed al sequestro anche di queste altre 4 piante di cannabis indica, di misura e dimensioni comprese tra gli 80 ed i 250 centimetri. Trattandosi di un terreno demaniale, nonostante i palesi segni di cura ed attenzione, la pesante denuncia per coltivazione di sostanze stupefacenti (articolo 73 del D.P.R. nr. 309/1990) non che poteva essere inoltrata alla Procura della Repubblica di Avellino nei confronti di ignoti.

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