Possedeva officina abusiva, denunciato 60enne

Possedeva officina abusiva, denunciato 60enne
Nella giornata di ieri (18 agosto) i militari della stazione carabinieri di Atripalda, coadiuvati da quelli del nucleo operativo ecologico di Salerno, hanno scoperto e sequestrato un’autofficina completamente abusiva, all’interno della quale è stata tra l’altro rinvenuta un’area adibita a deposito i…

Possedeva officina abusiva, denunciato 60enne

Nella giornata di ieri (18 agosto) i militari della stazione carabinieri di Atripalda, coadiuvati da quelli del nucleo operativo ecologico di Salerno, hanno scoperto e sequestrato un’autofficina completamente abusiva, all’interno della quale è stata tra l’altro rinvenuta un’area adibita a deposito incontrollato di rifiuti speciali, anche classificati come pericolosi. Il tutto è avvenuto a Manocalzati, in via variante est e, per condurre l’operazione, i militari dell’arma si sono dovuti da subito avvalere anche della preziosa collaborazione del personale dell’ufficio tecnico del comune di Manocalzati. Infatti, appena effettuato l’accesso all’interno dell’autofficina, i carabinieri si sono accorti che l’attività lavorativa non disponeva di alcuna delle registrazioni e/o autorizzazioni di rito, ed ecco quindi che i tecnici del comune di Manocalzati sono stati indispensabili per far luce su quell’attività lavorativa che sembrava essere una ditta-fantasma. E, in effetti, dopo aver eseguito i controlli del caso, l’attività di autofficina è risultata assolutamente abusiva: mancava infatti della prevista iscrizione nel registro delle imprese presso la camera di commercio industria agricoltura e artigianato, era priva di qualunque autorizzazione sanitaria e/o certificazione di agibilità e sicurezza, e – come se tutto ciò non bastasse – i locali interessati dall’autofficina erano stati pure occupati abusivamente, approfittando del trasferimento della società che prima li occupava. Così, senza disporre della benché minima autorizzazione prevista dalla legge, un salernitano di 60 anni, P.O., residente a Manocalzati, aveva messo in piedi una vera e propria autofficina, completa di ponte, macchinari e attrezzatura per effettuare pressoché ogni lavoro meccanico. Proseguendo l’ispezione nei locali occupati dall’attività, i carabinieri hanno poco dopo rinvenuto anche un deposito incontrollato di rifiuti: in uno dei locali, infatti, erano stivati in stato di abbandono e senza il rispetto di alcuna precauzione igienico-sanitaria, un elevato quantitativo di parti di automobili, batterie esauste, olio motore, filtri di ogni tipo, pneumatici e altri pezzi di autovettura. Ma non solo, perché in mezzo a tutti quei rifiuti vi erano anche altri materiali, quali piccoli elettrodomestici, parti di computer, e altro ancora. Alla vista di ciò, i militari dell’arma hanno coinvolto nell’ispezione anche il personale ispettivo dell’ASL Avellino, che ha fornito un indispensabile ausilio per la valutazione del rischio che quei rifiuti costituiscono per la salute e l’igiene dei luoghi. Terminati i controlli, i militari operanti hanno inevitabilmente deferito in stato di libertà il gestore dell’autofficina fantasma per i reati di smaltimento illecito di rifiuti, occupazione abusiva e violazione delle norme igienico-sanitarie. I locali occupati dall’attività, la strumentazione e i macchinari là installati, sono tutti stati sottoposti a sequestro penale, insieme anche alla rilevante quantità di rifiuti ivi contenuti. Ma il gestore dell’attività non è stato l’unico a finire nei guai perché, durante i controlli eseguiti dai carabinieri di Atripalda sulle automobili ricoverate presso quell’autofficina, è emerso che vi era pure un’automobile rubata. Si tratta di una Volvo il cui furto è stato denunciato nel marzo scorso ai carabinieri di Avellino e che è stata trovata in possesso di un ucraino domiciliato a Manocalzati, T.A. classe 1968, immediatamente denunciato dai militari dell’Arma per il reato di ricettazione.

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