Processo Welfare, Iannace: “Vittima di una regia occulta”

“C’è una regia che va al di là di ogni ragionevole valutazione. Intanto aspettiamo le motivazioni e poi verifichiamo il da farsi”. E’ il commento del dott. Carlo Iannace, dopo la sentenza del processo Welfare. Non manca un duro attacco alla magistratura locale: “Nel tribunale di Avellino sono tutti irpini, chissà perchè e come mai, ma questa è un’altra storia”.
“Non ho mai mandato nessuno da amici e colleghi a pagamento – sottolinea Iannace, perchè la cura …

“C’è una regia che va al di là di ogni ragionevole valutazione. Intanto aspettiamo le motivazioni e poi verifichiamo il da farsi”. E’ il commento del dott. Carlo Iannace, dopo la sentenza del processo Welfare. Non manca un duro attacco alla magistratura locale: “Nel tribunale di Avellino sono tutti irpini, chissà perchè e come mai, ma questa è un’altra storia”.
“Non ho mai mandato nessuno da amici e colleghi a pagamento – sottolinea Iannace, perchè la cura dei malati è un diritto e un dovere della sanità. Forse la mia struttura, in un ospedale pubblico al servizio della gente, ha dato e da fastidio a tutto il mondo del privato. Forse ho toccato troppi poteri forti e ramificati. Sono vittima di una profonda ingiustizia e la gente per bene lo sa e lo sanno anche tutti coloro che hanno dei conflitti d’interessa nella sanità privata in Irpinia chiamati a giudicare ed esprimersi sul mio caso. Ma ripeto faremo luce su tutto”.

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