Prosciutto di Parma contraffatto: in tre condannati a due anni

CRONACA AVELLINO – Due anni e sei mesi di reclusione e una multa da 6mila euro. E’ questa la sentenza esemplare inflitta lo scorso 9 luglio dal tribunale di Avellino a tre commercianti accusati di aver acquistato e venduto prosciutti crudi con impresso il marchio contraffatto del Prosciutto di Parma. In più il giudice ha stabilito un risarcimento provvisionale di 15mila euro a testa al Consorzio del Prosciutto di Parma, che, costituitosi parte civile, intenterà poi una causa per la determinazione definitiva dell’entità di tutti i danni provocati, compresi quelli all’immagine commerciale.
L’irregolarità perpetrata dai tre commercianti è stata smascherata da un intervento congiunto degli ispettori dell’Ufficio affari legali e vigilanza del Consorzio e la guardia di finanza di Avellino durante una normale attività di controllo nel novembre del 2005. Circa una cinquantina i prosciutti ritirati dal mercato e sottoposti a sequestro penale. I tre erano stati denunciati con l’accusa di frode in commercio, con l’aggravante del 517 bis del codice penale riguardante i prodotti a denominazione di origine, ricettazione e commercio di prodotti con segni falsi.

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