Proveniva da Ariano, si uccide altro detenuto

Proveniva da Ariano, si uccide altro detenuto
Si è ucciso in carcere. Anche stavolta il detenuto proveniva dal carcere di Ariano Irpino e anche stavolta i familiari accusano: “Lo hanno pestato”. L’episodio è avvenuto nel penitenziario San Michele di Alessandria. In cella è stato trovato morto Ciro Ruffo, 35 anni, detenuto per reati di criminali…

Proveniva da Ariano, si uccide altro detenuto

Si è ucciso in carcere. Anche stavolta il detenuto proveniva dal carcere di Ariano Irpino e anche stavolta i familiari accusano: “Lo hanno pestato”. L’episodio è avvenuto nel penitenziario San Michele di Alessandria. In cella è stato trovato morto Ciro Ruffo, 35 anni, detenuto per reati di criminalità organizzata che aveva da poco iniziato a collaborare con i magistrati. La moglie di Ruffo, però, accusa: “La direttrice mi ha comunicato che lo hanno trovato impiccato, ma non è vero. Ho visto il corpo all’obitorio del cimitero di Alessandria: ha il naso rotto, un livido sotto l’occhio destro, tanti altri lividi sulla schiena, sulla pancia, in faccia. Ha perso sangue dagli occhi e dalle orecchie. E’ stato pestato”. Ruffo era proveniente dal carcere di Ariano Irpinio, ed era arrivato al San Michele lunedì sera, quindi poche ore prima di morire, spiega l’Osservatorio permanente sulle morti in carcere. Sabato scorso aveva chiamato la moglie dicendole: “Devo darti una bella notizia: sono arrivate le carte del trasferimento, le aspettavo da quindici giorni. Da lunedì sono più vicino a te, ci vedremo più spesso”. La morte di Giovanni Lorusso La morte di Ruffo, secondo Ristretti Orizzonti, presenta alcune strane analogie anche con quella avvenuta lo scorso 17 novembre nel carcere di Palmi dove Giovanni Lorusso, 41 anni, è stato ritrovato cadavere con un sacchetto di plastica infilato in testa e riempito di gas: entrambi i detenuti provenivano dal carcere di Ariano Irpino ed erano appena arrivati in un nuovo istituto.

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