“Tempesta Tre”, resta in carcere l’armiere del clan |
“Tempesta Tre”, resta in carcere l’armiere del clan
Nell’ambito dell’operazione “Tempesta Tre” della Squadra Mobile di Avellino, che ha colpito alcuni affiliati al clan Cava; oltre alle indagini, che sembrano portare all’individuazione di altre persone coinvolte, proseguono gli interrogatori delle persone che sono state arrestate all’alba di martedì. Schiavone, Venezia, Sepe e Picardi, che sono accusati di associazione mafiosa, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, tranne Sepe il quale, invece, si è dichiarato innocente. Nella mattinata di ieri, nel carcere di Bellizzi, è stato ascoltato colui che è considerato l’armiere del clan, ovvero, Mario Allocca, 31enne di Moscchiano. Gli agenti della squadra mobile hanno ritrovato nella sua abitazione: pistole, munizioni, fucili a pompa, fucili a canne mozze, esplosivo, munizionamento vario, un silenziatore e quattro passamontagna. Nei prossimi giorni il suo avvocato, Annibale Schettino, chiederà il riesame. Nel frattempo resta in carcere e la sua posizione potrebbe anche aggravarsi per l’accusa di associazione mafiosa, essendogli contestato un tentativo di estorsione nei confronti di un imprenditore di Montemarano.