Racket, De Vita: “Serve un patto per la legalità”

Racket, De Vita: “Serve un patto per la legalità”
“La legalità prima di tutto: un territorio diventa appetibile dal punto di vista della sviluppo solo se sicuro. E i dati pubblicati stamane da Il Sole 24ore sono per l’Irpinia allarmanti. Per non parlare poi del contesto regionale. Occorre, dunque, un patto anche bipartisan per difendere il nostr…

Racket, De Vita: “Serve un patto per la legalità”

“La legalità prima di tutto: un territorio diventa appetibile dal punto di vista della sviluppo solo se sicuro. E i dati pubblicati stamane da Il Sole 24ore sono per l’Irpinia allarmanti. Per non parlare poi del contesto regionale. Occorre, dunque, un patto anche bipartisan per difendere il nostro territorio”. Lo dice Antonio De Vita, candidato alle regionale con Noi Sud, commentando i dati sui reati pubblicati dal quotidiano economico-finanziario e che pongono la provincia di Avellino tra le 10 zone d’Italia più a rischio racket, esattamente come Napoli, Caserta e Salerno. “Serve un muro di popolo – dice De Vita – la nostra provincia è stata sempre un’isola felice. E’ per questo motivo che chiedo a tutti i candidati di impegnarsi anche in maniera trasversale su questo versante. La nostra deve essere innanzitutto una battaglia di legalità e per la legalità. E credo che in questo senso il nostro candidato governatore Stefano Caldoro, abbia lanciato un chiaro messaggio sulla vicenda Conte”. “Il territorio – aggiunge De Vita – si difende e si preserva se anche la politica e le amministrazione locali riescono a creare quelle condizioni per evitare infiltrazioni. Noi a Solofra lo abbiamo fatto. Ecco perché adesso dobbiamo impegnarci affinché la camorra non attecchisca in provincia di Avellino. Il primo passo è lavorare con le associazioni anti racket e anti usura: la regione deve fare la sua parte mettendo a disposizione risorse per strumenti tecnologici di controllo del territorio e per appositi fondi per sostenere imprese e lavoratori vittime della delinquenza”.

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