Rapinarono tabaccheria, annullata sentenza di condanna

Rapinarono tabaccheria, annullata sentenza di condanna
La Suprema Corte di Cassazione (II Sezione Penale) ha annullato la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Napoli (I Sezione Penale) la quale aveva confermato la sentenza inoltrata dal G.U.P. del Tribunale di Avellino – Dott. Paolo Cassano – nei confronti di PIETRO CIOFFI e LORENZO CEGLIA, entramb…

Rapinarono tabaccheria, annullata sentenza di condanna

La Suprema Corte di Cassazione (II Sezione Penale) ha annullato la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Napoli (I Sezione Penale) la quale aveva confermato la sentenza inoltrata dal G.U.P. del Tribunale di Avellino – Dott. Paolo Cassano – nei confronti di PIETRO CIOFFI e LORENZO CEGLIA, entrambi originari di Rotondi (AV), condannati poiché ritenuti responsabili di una rapina aggravata commessa la sera del 22 aprile 2008 presso una tabaccheria di Roccabascerana (Avellino). I due fecero irruzione a volto coperto nell’esercizio commerciale, dove, servendosi anche di una pistola, successivamente rivelatasi giocattolo, si erano fatti consegnare dal titolare l’incasso del giorno, rapinando inoltre una donna presente in quel momento nel locale. I due rapinatori si diedero alla fuga, facendo uso di un’autovettura rubata, ma venivano intercettati dai Carabinieri di Montesarchio (Benevento) già da tempo allertati a causa di altre rapine commesse tra le province di Benevento e Avellino nello stesso periodo, in ordine alle quali il Cioffi e il Ceglia sono ancora indagati. A seguito di un articolato inseguimento, i due rapinatori venivano fermati nel territorio del Comune di Paolisi (BN) e, trovati in possesso dell’intera refurtiva, venivano immediatamente tratti in arresto. La difesa, rappresentata da Dario Vannetiello e Francesco Perone, aveva cercato fin dall’inizio di ottenere un mite trattamento sanzionatorio, vista la pacifica responsabilità degli imputati. All’esito del giudizio di primo e di secondo grado, la pena inflitta ai due rapinatori era stata di 6 anni per il Cioffi e di 5 anni per il Ceglia. Il ricorso per Cassazione presentato dalla difesa è stato accolto e la sentenza di condanna non è divenuta definitiva. Dunque si dovrà procedere ad un nuovo giudizio presso la Corte di Appello di Napoli, la quale dovrà individuare quale ulteriore riduzione di pena deve essere operata secondo le indicazione che verranno date dalla Suprema Corte con il deposto delle motivazione della sentenza di annullamento che avverrà nei prossimi giorni.

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