Resti di cinghiali decapitati rinvenuti a San Michele di Serino

CRONACA SAN MICHELE DI SERINO – A San Michele di Serino, nella zona tra Cerreto e Villa Raiano, sono stati rinvenuti dall’Enpa resti di animali mozzati e imbustati, presumibilmente di cinghiali. L’ipotesi per il momento è quella che l’asportazione delle teste è stata utilizzata per imbalsamarli. I resti erano abbandonati sul ciglio della strada. Come è giunta la segnalazione, le guardie zoofile Enpa guidate dal caponucleo Saverio Capriglione, hanno iniziato delle indagini per arrivare a q…

CRONACA SAN MICHELE DI SERINO – A San Michele di Serino, nella zona tra Cerreto e Villa Raiano, sono stati rinvenuti dall’Enpa resti di animali mozzati e imbustati, presumibilmente di cinghiali. L’ipotesi per il momento è quella che l’asportazione delle teste è stata utilizzata per imbalsamarli. I resti erano abbandonati sul ciglio della strada. Come è giunta la segnalazione, le guardie zoofile Enpa guidate dal caponucleo Saverio Capriglione, hanno iniziato delle indagini per arrivare a quale mente contorta possa aver compiuto questo orribile atto. Chiaramente tutti gli atti saranno inviati alla Procura della Repubblica. Ricordiamo che in base all’articolo 544 bis c.p. “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi”. “In questo caso si parla di pura crudeltà ai danni di esseri viventi che non sono in grado purtroppo di difendersi da persone malate e senza scrupoli – afferma in una nota l’Enpa -. Chiunque uccide un essere vivente è in grado di farlo anche con esseri della propria specie. Chi uccide un animale vuol dire che non ha rispetto della vita. Quel rispetto che dovrebbe essere il cardine della nostra società, ma che invece viene troppo spesso calpestato da persone che si definiscono umani ma che di umano non hanno niente”.

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