CRONACA AVELLINO – L’incendio divampato nei locali dell’Ex Gil di via Roma riconduce ad una riflessione più ampia sulla necessità di assicurare al più presto la riutilizzazione delle strutture pubbliche cittadine, più volte sollecitata dalla CGIL di Avellino. “Nell’attesa di definire le responsabilità dell’atto – afferma Vincenzo Petruzziello, segretario provinciale della CGIL di Avellino – vanno evidenziati alcuni aspetti. Per quale motivo l’impresa non ha ancora consegnato all’amministr… |
CRONACA AVELLINO – L’incendio divampato nei locali dell’Ex Gil di via Roma riconduce ad una riflessione più ampia sulla necessità di assicurare al più presto la riutilizzazione delle strutture pubbliche cittadine, più volte sollecitata dalla CGIL di Avellino. “Nell’attesa di definire le responsabilità dell’atto – afferma Vincenzo Petruzziello, segretario provinciale della CGIL di Avellino – vanno evidenziati alcuni aspetti. Per quale motivo l’impresa non ha ancora consegnato all’amministrazione i locali dell’ex Gil? Perché si è ritenuto non conveniente assicurare il servizio di guardiania alla struttura, più volte vandalizzata nel corso degli anni? Come mai, i materiali che dovrebbero essere totalmente ignifughi nella struttura di via Roma, sono stati avvolti dalle fiamme, nonostante una ferrea direttiva sull’utilizzo dei materiali in cinema e teatri, stabilita dopo il rogo del cinema Statuto di Torino, nel 1983, dove morirono decine di spettatori? Attendendo precise risposte a queste domande – continua Petruzziello – esprimiamo il forte dissenso e l’indignazione, per l’ennesimo sperpero di fondi pubblici, per l’incapacità di restituire alla città una struttura pubblica che da decenni viene vanamente indicata come uno dei possibili elementi di rinascita culturale dell’intera provincia. La CGIL di Avellino – conclude Petruzziello – chiede al commissario straordinario del Comune di Avellino, un incontro immediato per fare una mappatura delle strutture pubbliche chiuse e inutilizzate, sia quelle ancora in attesa di ristrutturazione, sia quelle che come l’ex Gil, (vedi parco Santo Spirito) potrebbero essere immediatamente messe a disposizione della cittadinanza e soprattutto per rimuovere gli ostacoli che ne determinano la chiusura”.