Sant’Angelo all’Esca, guerra di manifesti tra parroco e sindaco

LA POLEMICA – Ricorda tanto la saga letteraria di Guareschi tra don Camillo e Peppone il duello che sta andando in scena all’ombra del campanile di San Michele di Sant’Angelo all’Esca, borgo di mille anime del medio Calore. Il sindaco, Nicola Penta, nega l’autorizzazione della piazza a don Ciriaco Vozella per lo svolgimento di una sagra di beneficenza e il parroco prima tuona dall’altare poi redige un maxi manifesto pubblico contro l’amministrazione comunale accusata di partigianeria. “Il…

LA POLEMICA – Ricorda tanto la saga letteraria di Guareschi tra don Camillo e Peppone il duello che sta andando in scena all’ombra del campanile di San Michele di Sant’Angelo all’Esca, borgo di mille anime del medio Calore. Il sindaco, Nicola Penta, nega l’autorizzazione della piazza a don Ciriaco Vozella per lo svolgimento di una sagra di beneficenza e il parroco prima tuona dall’altare poi redige un maxi manifesto pubblico contro l’amministrazione comunale accusata di partigianeria. “Il sindaco fa preferenze e distinzioni- scrive don Ciriaco-, e così non si fa. Le regole sono uguali per tutti come la legge, e un sindaco deve essere al di sopra delle parti. Noi avevamo tutto in regola, e l’amministrazione ha trovato solo cavilli su cavilli per non farci fare la sagra mentre ad altri ha concesso gli spalti non a norma per un evento”. Secca e puntuale arriva la risposta e la replica del sindaco, sempre attraverso un manifesto affisso sulle cantonate del paese. “Il parroco deve scherzare coi fanti e non coi santi- incalza il primo cittadino-, e la smetta di dire bugie e ribaltare la verità dei fatti. Lui è venuto al comune inveendo contro tutti senza fare alcuna richiesta per la sagra di san Rocco”. In paese infuria la polemica dal sapore post-elettorale, e anzichè chiarire le rispettive posizioni parroco e sindaco hanno innescato ulteriore confusione.

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