Scandalo Solofra, Clemente: “Le foto sono vere, ho già verificato”

SOLOFRA – “Le foto sono vere, ho fatto le mie verifiche”. Enzo Clemente nell’incontro di ieri ha voluto sgombrare il campo d ogni dubbio. “Anche io, spiega, quando i sono ritrovato nelle mani quegli scatti così compromettenti ho voluto fare le mie verifiche. Ho temuto che si stesse tentando di tirare un trappolone anche a me. Quelle foto però sono risultate vere”. Il grande accusatore ha voluto controbattere punto su punto alle versioni fornite dal primo cittadini quando si è incominciato a parlare di quegli scatti. “Il sindaco Guarino ha in questi giorni fornito tre spiegazioni differenti. La prima, la più ovvia, è stata quella di dire che quelle foto non esistevano. Io non ero intenzionato a mostrare le foto. La mia è stata una denuncia fatta in una sede istituzionale, il consiglio comunale, di un fatto che danneggia le istituzioni, di fronte però a chi ha sostenuto che quelle foto esistevano solo nella mia testa ho voluto replicare mostrando gli scatti. Alla stampa ho chiesto di non pubblicarle perché a me non interessa il gossip né spiare dal buco della serratura”. “Si è poi detto che si trattava di fotomontaggi ma così non è visto che è stato verificato che quelle foto sono vere. E’ stato anche detto che il primo cittadino era stato spiato al’interno del suo ufficio al comune. Il fatto che il sindaco sia spiato è sicuramente drammatico ma è altrettanto drammatico che ad essere spiati siano stati degli atti e dei comportamenti così disdicevoli”. Clemente risponde anche a chi lo accusa, mostrando quelle foto, di aver gettato il discredito sulla città: “chiedo ai cittadini ma veramente preferivate essere tenuti allo scuro di tutto? Noi abbiamo o no il diritto di sapere se il sindaco è stato spiato? Ed è giusto o no che un consigliere istituzionale, nel pieno esercizio delle sue funzioni, porti all’attenzione del consiglio comunale fatti di una tale gravità?”. Clemente punta l’indice contro i partiti politici cittadini colpevoli di tenere sulla vicenda un silenzio imbarazzante come è imbarazzante il silenzio di amministrazioni e consiglieri comunali. “Dire, come fa il consigliere Luigi de Stefano che Clemente e Guarino dovrebbero dimettersi, dice una cavolata. Io ho svolto il mio ruolo di consigliere difendendo le istituzioni”. E rispetto alla scelta del sindaco di autosospendersi: “non è sufficiente come scelta. Il sindaco si deve dimettere ed ai consiglieri comunali dico di rimettere il mandato nelle mani dei cittadini. Per quanto mi riguarda questa amministrazione comunale ha cessato di esistere lo scorso venticinque ottobre”.

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