“Dopo solo un giorno dalla giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro ed a due giorni dalla festa del lavoro, l’Irpinia è teatro di una nuova vittima sul lavoro, in circostanze che, seppur da verificare da parte degli organi competenti, sembrano ascrivere chiare responsabilità riguardo all’applicazione di norme e dispositivi di legge”. Così Antonio Famiglietti, segretario organizzativo della CGIL di Avellino, commenta l’incidente mortale verificatosi presso la Ecosistem di Nusco. … |
“Dopo solo un giorno dalla giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro ed a due giorni dalla festa del lavoro, l’Irpinia è teatro di una nuova vittima sul lavoro, in circostanze che, seppur da verificare da parte degli organi competenti, sembrano ascrivere chiare responsabilità riguardo all’applicazione di norme e dispositivi di legge”. Così Antonio Famiglietti, segretario organizzativo della CGIL di Avellino, commenta l’incidente mortale verificatosi presso la Ecosistem di Nusco.
“Ci uniamo al dolore della famiglia del lavoratore morto, con sgomento e con un senso di impotenza, nonostante il continuo impegno delle organizzazioni sindacali sul fronte della sicurezza. Chiediamo che la magistratura faccia chiarezza in tempi brevi, individuando le responsabilità per la mancata osservanza delle norme sulla sicurezza. Il settore dei rifiuti – aggiunge Famiglietti – non è nuovo ad incidenti gravi e mortali, sia nel pubblico che nel privato. Già nel 2008 l’impianto di Nusco fu teatro di un principio di incendio che pose interrogativi sulla sicurezza. Oggi commentiamo la morte del lavoratore di Bagnoli Irpino. Abbiamo più volte denunciato la grave situazione di precarietà e di mancanza di norme sulla sicurezza, chiediamo che gli organi competenti in materia di vigilanza di passare in rassegna, con controlli capillari tutte le aziende che operano nel settore, a partire dalla valutazione della salubrità dei luoghi di lavoro per finire all’adozione dei dispositivi individuali di sicurezza, alla valutazione del rispetto delle norme negli impianti fissi.
Anche la Prefettura deve accelerare l’iter affinché il tavolo costituito presso il Palazzo di Governo sulla sicurezza sul lavoro riprenda la sua attività e definisca un’azione organica e costante di controllo in tutti i settori. La Cgil, oggi più che mai, continuerà la battaglia affinché episodi come quelli di Nusco non si verifichino più, mettendo in campo tutte le iniziative necessarie, per affermare il valore della sicurezza e sensibilizzare anche i lavoratori affinché la sicurezza venga considerata un valore fondante dello stesso lavoro”