Scommesse e gioco d’azzardo, blitz Gdf

Scommesse e gioco d’azzardo, blitz Gdf

Continua la sinergia tra il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino e l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (Ufficio Regionale Campania, sede di Napoli) in tema di contrasto al gioco clandestino e d’azzardo. Dopo i controlli effettuati all’inizio dell’anno, individuata in Lioni un’altra agenzia che operava apparentemente in modo legale ma in realtà in assenza di qualsiasi autorizzazione. L’attività di servizio, ulteriore “puntata” di quella che è stata denominata operazione BET, si è articolata nel massiccio intervento di venerdì scorso (17.09.2010), da parte di una pattuglia composta da personale l’A.A.M.S. – Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (Ufficio Regionale Campania, sede di Napoli) e da militari della Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi, direttamente guidati dal comandante, il tenente Massimo DEVITO, coadiuvato dal tenente Luciano Maria REALE, prossimo comandante del reparto. L’attività congiunta ha permesso di riscontrare numerose irregolarità alla legge nr. 401/1989 in quanto è stata rilevata l’assenza dei permessi per svolgere l’attività organizzata di raccolta o accettazione (anche per via telefonica o telematica) di scommesse. Il centro di raccolta-scommesse operava in Lioni completamente alla luce del sole, con insegne tali da far apparire “regolare” l’attività ancorché di fatto, come si è detto, lo stesso operasse in assenza d’autorizzazione sia ai fini delle norme di polizia che della specifica normativa del l’A.A.M.S. in tema di scommesse. Il momento dell’accesso palese presso i locali dell’agenzia di scommesse è stato caratterizzato dalla sorpresa dei “giocatori” ivi presenti, intenti a seguire gli eventi sportivi a mezzo monitor che, in tempo reale, consentivano di seguire i risultati oggetto delle giocate. Tutte le ben 11 postazioni di personal computer ivi presenti venivano sottoposte a sequestro, unitamente a 2 stampanti, delle quali una termica, utilizzate per fornire la ricevuta della giocata ai clienti scommettitori. Le responsabilità per l’illecita costituzione del centro scommesse venivano ricondotte al titolare della agenzia, identificato per tale S.C. (di anni 24), nativo di Oliveto Citra (SA). Lo stesso, oltre a non essere munito delle necessarie autorizzazioni, effettuava l’attività d’intermediazione-scommesse utilizzando la piattaforma di un sito internet “domiciliato” in territorio estero (Austria) nei cui confronti era già scattato uno specifico provvedimento d’inibizione da parte dell’ A.A.M.S. in quanto sprovvisto delle autorizzazioni necessarie per operare la raccolta di giochi in Italia. L’illecito quindi si sostanziava su due livelli di illecito: da una parte la mera raccolta di scommesse effettuata in maniera irregolare e dall’altra l’utilizzo, per “appoggiare “ le scommesse, di una piattaforma straniera destinataria di un’inibizione assoluta ad operare in Italia da parte dell’A.A.M.S.. L’operazione BET è destinata a concretizzarsi in ulteriori interventi che, a tutela del cittadino, caratterizzeranno con sempre maggiore efficacia la collaborazione che il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino sta sviluppando con l’A.A.M.S. a tutela del gioco. Nel medesimo quadro di attività a contrasto al gioco d’azzardo, in linea con la particolare attenzione che il Comando Provinciale ha voluto riservare a tale comparto operativo, si inserisce un’ulteriore operazione che la Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi ha concretizzato, nel pomeriggio di giorno successivo (18.09.2010), con un intervento presso un’altra agenzia di raccolta scommesse. Sviluppando una segnalazione pervenuta al servizio di pubblica utilità 117, i militari accedevano presso un centro-scommesse di Ariano Irpino ove, in linea con quanto segnalato da un cittadino disperato in un accorato appello rivolto alla Sala Operativa, effettivamente scoprivano tre apparecchiature da intrattenimento di tipo VIDEOPOKER che non erano in grado di assicurare la percentuale di vincita garantire dalla legge in quanto non conformi ai requisiti di cui all’articolo 110 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Gli apparecchi infatti, pur essendo di recente costruzione e della tipologia che di solito è legalmente messa in funzione, risultavano privi del collegamento telematico con l’A.A.M.S. e addirittura senza le targhette identificative riportanti il numero di matricola e tutti gli estremi del macchinario. Oltre al sequestro amministrativo dei tre videogiochi e del relativo incasso, ammontante a circa 550 euro, i militari hanno provveduto alla segnalazione all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato del titolare della agenzia, identificato per tale C.R. (di anni 33) nato ad Ariano Irpino. Ulteriore specifica comunicazione veniva inoltrata, per l’adozione dei provvedimenti di competenza, al Sindaco del Comune di Ariano Irpino (AV) ed alla Questura di Avellino.

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