Evasione fiscale per il 60% dei commercianti

Evasione fiscale per il 60% dei commercianti

Nel trimestre appena trascorso sono state impiegate numerose pattuglie della Guardia di Finanza di Avellino, che, a seguito del controllo di ben 279 attività commerciali, ha portato alla constatazione di 177 irregolarità, nella quasi totalità dei casi riconducibili alla mancata emissione di scontrino e/o di ricevuta fiscale.
Lo scenario che si è presentato ai militari, ha confermato la negativa tendenza da parte di taluni operatori ad omettere il rilascio del previsto documento fiscale, con una incidenza dei rilievi che si è attestata, nel trimestre gennaio-marzo, intorno al 62% dei controlli eseguiti. Ancora più evidente è stata la negatività riscontrata nel periodo delle feste pasquali che, a fronte di un totale di 14 esercizi commerciali controllati, ha portato al rilievo di ben 10 irregolarità riscontrate con una percentuale di violazioni pari al 71,4%.
Per le violazioni constatate sono previste sanzioni amministrative che variano dai 516 a 4.130 euro, ma il vero danno economico potrebbe derivare al commerciante o all’artigiano dalla sospensione temporanea della licenza nel caso vengano contestate quattro violazioni in cinque anni.
A tal proposito, infatti, si segnala che nello stesso periodo i Finanzieri del Nucleo mobile della Compagnia hanno dato esecuzione a due sospensioni temporanee di 3 giorni nei confronti di due esercizi commerciali in provincia di Avellino (Capriglia Irpina e Summonte), operanti nel settore della vendita di dolciumi, per le quali la Direzione Provinciale di Avellino dell’Agenzia delle Entrate ha emesso i decreti di sospensione temporanea previsti qualora vengano constatate 4 irregolarità negli ultimi 5 anni.

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