Sentenza Eternit: “Valuteremo collegamenti con caso Isochimica”

AVELLINO – “Abbiamo acquisito da poco la sentenza della Cassazione che stiamo leggendo. Vedremo se ci saranno ricadute sul nostro processo. Adesso esamineremo il da farsi. Stando a quanto apparso sugli organi di stampa, stando a quanto detto dalla Procura Generale, ci potrebbero essere delle ricadute anche in ottica locale ma aspettiamo di leggere l’atto definitivo e poi vedremo”. E’ quanto ha affermato il Procuratore Capo della Repubblica di Avellino, Rosario Cantelmo, in merito alle mot…

AVELLINO – “Abbiamo acquisito da poco la sentenza della Cassazione che stiamo leggendo. Vedremo se ci saranno ricadute sul nostro processo. Adesso esamineremo il da farsi. Stando a quanto apparso sugli organi di stampa, stando a quanto detto dalla Procura Generale, ci potrebbero essere delle ricadute anche in ottica locale ma aspettiamo di leggere l’atto definitivo e poi vedremo”. E’ quanto ha affermato il Procuratore Capo della Repubblica di Avellino, Rosario Cantelmo, in merito alle motivazioni della Sentenza della Corte di Cassazione del 19 novembre 2014 relativa al processo Eternit, depositate nei giorni scorsi. Sentenza che con la prescrizione ha estinto il reato di disastro ambientale doloso per il quale prima la Procura di Torino aveva mandato sotto processo il magnate svizzero Stephan Schmidheiny e poi la Corte di Appello lo aveva condannato a 18 anni di reclusione e al pagamento di diversi milioni di euro di indennizzi. L’istituto giuridico della prescrizione nel diritto penale determina – appunto – l’estinzione di un reato a seguito del trascorrere di un determinato periodo di tempo. Una lettura delle motivazioni della Sentenza della Cassazione confermano quello che già alla lettura del dispositivo della sentenza si evidenziava: il processo era già prescritto prima ancora di cominciare. Più di tutti, ad attendere le motivazioni della Corte di Cassazione è la Procura di Avellino e Rosario Cantelmo con i sostituti Roberto Patscot ed Elia Taddeo, impegnati nella difficile vicenda giudiziaria dell’Isochimica, l’ex fabbrica dei veleni di Borgo Ferrovia.

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