Sgominato il racket del cemento: i dettagli dell’operazione

Stamane i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provincia di Avellino hanno dato esecuzione all’Ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere e degli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nei confronti di sette persone. L’ordinanza è stata emessa al termine di approfondite indagini effettuate nel procedimento aperto a seguito degli omicidi di Miele Fortunato e Basile Francesco a…

Stamane i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provincia di Avellino hanno dato esecuzione all’Ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere e degli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nei confronti di sette persone. L’ordinanza è stata emessa al termine di approfondite indagini effettuate nel procedimento aperto a seguito degli omicidi di Miele Fortunato e Basile Francesco avvenuti rispettivamente a Baiano il 31 luglio 2013 e a Sperone il 22 Novembre 2013.
Nel corso delle indagini, è stato individuato il gruppo criminale che terrorizzava l’intera area tra minacce, estorsioni, sequestri di persona e appalti truccati. In carcere sono finiti: G.A., 58enne imprenditore pregiudicato di Baiano, M.G. 53enne di Avella, operaio pregiudicato, E.L. 47enne di Avella, commerciante, S.G. 61enne di Mugnano del Cardinale, commerciante pregiudicato. Sono finiti ai domiciliari: N.B., 39enne di Avella, imprenditore pregiudicato, N.V. 49enne di Baiano, libero professionista, L.C. 55enne di Baiano, funzionario comunale. I reati accertati sono una serie di estorsioni a imprenditori, per acquisire il controllo degli appalti pubblici, attraverso l’assegnazione delle opere e delle commesse a ditte colluse con il sodalizio e al monopolio delle forniture di calcestruzzo nell’intero mandamento baianese. Secondo quanto accertato nel corso delle indagini Carmine Libertino funzionario comunale di Baiano finito ai domiciliari avrebbe intascato una mazzetta di 15mila euro per favorire il gruppo criminale nel caso dell’assegnazione dei lavori per il rifacimento della fognatura di Avella da due milioni di euro. E’ solo un aspetto dell’indagine che ricostruisce l’elaborato sistema di corruzione e intimidazioni messo in piedi negli anni.

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