Spende una fortuna nei videopoker, il padre chiama la Finanza

Continua l’azione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino in tema di contrasto al gioco clandestino e d’azzardo: in tre distinte operazioni individuate e poste sotto sequestro altrettante “macchinette mangiasoldi”. La prima operazione è scattata nella serata dello scorso 13 agosto a seguito dell’intervento presso un bar di Montoro Inferiore: l’accesso, effettuato a seguito della segnalazione di un genitore preoccupato per il figlio che ormai trascorreva tutti i pomeriggi a giocare presso quelle che erano state da lui stesso definite “macchinette-mangiasoldi”, portava i finanzieri della Tenenza di Solofra (agli ordini del maresciallo aiutante Giovanni Caruso) al rinvenimento di un videogioco elettronico per il quale il titolare del bar, identificato per tale P.F. (di anni 45), non era stato in grado di esibire la prescritta autorizzazione per la messa in esercizio. L’apparecchio era pertanto posto sotto sequestro e nei confronti del suddetto P.F. non poteva che scattare la prevista segnalazione a Questura di Avellino e Sindaco di Montoro Inferiore oltre alla specifica sanzione pecuniaria in relazione alla violazione dell’articolo 110 (comma 9 lettera c) del T.U.L.P.S. – Testo Unico per le Leggi di Pubblica Sicurezza. Nel medesimo contesto di sempre maggiore presenza sul territorio, i numerosi controlli finalizzati al contrasto del gioco d’azzardo portavano ad un altro sequestro nella giornata del 31 agosto scorso. Nel caso specifico l’operazione è stata caratterizzata da particolare valenza in quanto, in virtù di una specifica convenzione stipulata a livello centrale con il Comando Generale del Corpo, l’intervento presso l’esercizio commerciale ove era ubicata l’apparecchiatura elettronica da intrattenimento ha visto operare fianco a fianco finanzieri della Compagnia di Avellino (agli ordini del maggiore Salvatore Serra) e personale dell’A.A.M.S. – Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (Sezione di Avellino). L’accesso congiunto si è concretizzato, presso un bar di Grottolella, nell’individuazione e nel sequestro di un’apparecchiatura elettronica da intrattenimento tipo BINGO da ritenere tout court irregolare in quanto rientrante nella tipologia di gioco le cui vincite sono indipendenti da comportamento ed abilità del giocatore sia per le caratteristiche meccanico-strutturali del congegno che per le specifiche modalità di funzionamento. Il responsabile della società noleggiatrice dell’apparecchiatura (una ditta con sede in San Martino Valle Caudina) e la titolare del bar (identificata per tale T.T., di anni 27), erano oggetto di segnalazione a Questura e Sindaco di Grottolella, oltre alla prevista sanzione pecuniaria in relazione alla medesima violazione al T.U.L.P.S. sopra citata. La mattinata di ieri, venerdì 2 settembre, ha visto ancora in azione i finanzieri della Compagnia di Avellino che, presso un bar di Avellino, hanno sottoposto a sequestro un’ulteriore apparecchiatura da intrattenimento tipo BINGO irregolare. Anche in questo caso nei confronti del titolare del bar, identificato per tale C.A. (di anni 54), non poteva che scattare la prevista segnalazione a Questura e Sindaco di Avellino, oltre alla sanzione pecuniaria per la citata violazione a T.U.L.P.S.. Le macchinette tipo BINGO sono caratterizzate da un funzionamento elettronico che prevede l’accensione di “bonus” e di funzionalità con lo scopo di incrementare il punteggio conseguito (necessario alla vincita) sulla base di scelte esclusive del programma di gioco, indipendenti dall’abilità del giocatore. Oltre ad inserire i soldi, a chi utilizza tale macchinetta è lasciata sola la possibilità di lanciare attraverso la classica molla dei flipper una biglia sul piano di gioco. A seguito di ciò le biglie (5 per ogni partita) vanno a collocarsi nelle buche presenti sul piano di gioco e alla fine dei 5 lanci la macchina calcola le combinazioni vincenti realizzate attribuendo al giocatore un punteggio corrispondente alla propria vincita.

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