Sportello antiracket, Santoli (UGL): disponibili a collaborare

Sportello antiracket, Santoli (UGL): disponibili a collaborare
“Facciamo nostro l’appello lanciato da Marco Cillo e dall’associazione LIBERA – afferma Gerardo Santoli segretario regionale dell’UGL Costruzioni- e siamo disponibili a collaborare attivamente alla realizzazione di uno sportello antiracket”. L’Irpinia non è più un isola felice anzi addirittura seco…

Sportello antiracket, Santoli (UGL): disponibili a collaborare

“Facciamo nostro l’appello lanciato da Marco Cillo e dall’associazione LIBERA – afferma Gerardo Santoli segretario regionale dell’UGL Costruzioni- e siamo disponibili a collaborare attivamente alla realizzazione di uno sportello antiracket”. L’Irpinia non è più un isola felice anzi addirittura secondo i dati del 12 rapporto redatto da SOS Impresa, la provincia di Avellino è messa peggio di Napoli in quanto ad estorsioni. “I dati che emergono dal rapporto sono allarmanti, purtroppo anche nella nostra provincia sempre più spesso le imprese impegnate nei lavori pubblici sono costrette a pagare il pizzo – continua Santoli – Il fenomeno è aumentato negli ultimi anni, da quando i principali cantieri sono stati affidati ad imprese provenienti dal casertano e dal napoletano”. Secondo quanto emerge dal dossier l’Ise, l’indice sintomatico di fatti estorsivi, per Avellino è di 5,3 più elevato di quasi un punto di Napoli. In Irpinia ci sono state 54 denunce, 105 attentati incendiari, 73 danneggiamenti. In Campania, peggio di noi c’è solo Salerno con un indice del 6,2. “Volendo cogliere l’aspetto positivo della vicenda – conclude Santoli – c’è da dire che in Irpinia rispetto ad altre province è più alto il ricorso alla denuncia, c’è un tessuto sociale che si ribella e denuncia, solo per questo siamo al primo posto. E’ innegabile che episodi del genere sono più diffusi in altre province dove pagare il pizzo è una consuetudine e l’estorsione non viene più denunciata. Il mio appello alle imprese è di continuare a denunciare, noi come forze sindacali siamo a disposizione per qualsiasi segnalazione. Solo con un tessuto sociale coeso e integro che vede il coinvolgimento di forze dell’ordine, istituzioni, e associazioni datoriali si può arginare la diffusione del fenomeno. Su questa questione occorre il contributo di tutti aldilà delle appartenenze politiche.”

SPOT