Superenalotto, negano di aver pagato pizzo: rischiano il processo

Hanno negato di aver ricevuto pressione per pagare il pizzo sulla maxi vincita al superenalotto, ora rischiano di finire sotto processo per il loro atteggiamento omertoso. Il pubblico ministero della Dda di Napoli Francesco Soviero che ha condotto l’inchiesta insieme ai carabinieri di Avellino ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di tre dei vincitori di Ospedaletto d’Alpinolo che sono indagati per favoreggiamento aggravato dal metodo mafioso. Si tratta di un intero nucleo familiare: marito, moglie e figlio. Secondo quanto emerso avrebbero negato di aver pagato il pizzo al clan Genovese, nonostante le indagini, le intercettazioni e le verifiche sui loro conti in banca avessero chiaramente acclarato l’esistenza di un movimento di denaro sospetto. A quanto pare avrebbero pagato una tangente di 45mila euro.

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