Spara alla moglie con un fucile da caccia: arrestato

PIETRASTORNINA – Nella serata di ieri, i Carabinieri della locale Stazione, con l’appoggio dei colleghi di San Martino Valle Caudina, sono intervenuti alla via Mabili del Comune di Pietrastornina ove una donna 48enne del posto aveva richiesto aiuto al 112 per colpa del marito che le stava esplodendo contro dei colpi con il fucile da caccia. Giunti sul posto, i carabinieri hanno subito avuto la presenza, in strada, della donna richiedente, la quale – in preda ad una crisi di pianto – riferiva loro che pochi minuti prima era stata raggiunta da un colpo d’arma da fuoco, sparato dal proprio marito. Sentito ciò, i militari dell’Arma raggiungevano a piedi l’abitazione dei coniugi, constatando l’effettiva presenza del marito che, alla vista dei carabinieri, benché in evidente stato di ubriachezza, si dichiarava subito responsabile dell’insano gesto e spontaneamente consegnava l’arma utilizzata contro la moglie per consumare il delitto.
Nell’immediatezza veniva effettuato un primo sopralluogo, rinvenendo nelle immediate vicinanze dell’ingresso dell’abitazione una cartuccia calibro 12, già esplosa. Dalla ricostruzione fatta dai carabinieri, l’uomo avrebbe tentato di uccidere la moglie sparandole dal piazzale antistante l’abitazione al cancello d’ingresso, per una distanza pari ad appena 6 metri. Vicino alla posizione ove doveva essere la donna, poi, i militari hanno accertato la presenza di piccoli fori sul muro di cinta della casa, precisamente 5 fori posti ad un’altezza compresa tra un metro e trenta ed un metro e settantacinque di altezza, a riprova che l’uomo aveva sparato ad altezza d’uomo, quindi con la chiara volontà di uccidere la moglie.
Sentiti entrambi i coniugi in merito all’accaduto, i carabinieri hanno appreso che da tempo tra i due c’erano continui litigi, sempre per motivi riconducibili alle precarie condizioni economiche di famiglia. Nel corso della serata di ieri, durante l’ennesimo litigio, i toni si sono alzati troppo, dapprima con esplicite e reciproche minacce di morte con coltelli da cucina, poi con una mannaia, fino ad arrivare al fucile da caccia Benelli cal. 12 imbracciato dall’uomo e caricato con una cartuccia “a pallini”. Anche il figlio della coppia, presente in casa assieme anche alla sorella della vittima, affetta da problemi psichici, hanno confermato l’accaduto. L’uomo si è chiaramente difeso dicendo, in presenza del proprio avvocato, che aveva sparato per difendersi dalla moglie che gli stava per tirare contro la mannaia.
Intanto, la donna veniva condotta dagli stessi carabinieri presso l’Ospedale “San Giuseppe Moscati” di Avellino, per un leggero dolore nella regione scapolare sinistra dovuto ad uno dei pallini esplosi dal fucile da caccia, che l’aveva effettivamente colpita. Fortunatamente, la donna ne avrà per appena 2 giorni di prognosi, essendo stata colpita assolutamente di striscio.
Terminati gli atti, i militari dell’Arma hanno proceduto alla perquisizione ed al contestuale sequestro penale delle armi utilizzate dall’uomo, S.M. calsse 1964, che perciò veniva tratto in arresto in flagranza di reato di tentato omicidio, aggravato dalla lite per futili motivi e dall’evidente stato di ubriachezza. Espletate tutte le formalità di rito, l’uomo è stato infine tradotto presso la Casa Circondariale di Avellino – Bellizzi Irpino, mettendolo a disposizione dell’autorità giudiziaria avellinese per il prosieguo delle incombenze processuali.

SPOT