Tentato omicidio a Montoro, padre e figlio rispondono al gip

Tribunali

Accoltellamento a Montoro, il 50enne e suo figlio 23enne accusati di tentato omicidio e difesi dall’avvocato Giovanna Perna, hanno risposto per oltre un’ora alle domande del gip Fabrizio Ciccone nel corso dell’udienza di convalida del fermo eseguito dai Carabinieri del comando provinciale di Avellino.

Durante l’interrogatorio di garanzia il 23enne ha dichiarato di essere stato “aggredito da un gruppo di ragazzi per obbligarlo a ritrattare le dichiarazioni rese contro il 21enne finito in ospedale con ferite d’arma da taglio su un presunto furto di una catenina d’oro avvenuto nel 2019 ai danni del 23enne”. All’ aggressione ha assistito il padre del 23enne che è intervenuto per difenderlo. I due hanno sostenuto di non possedere alcun coltello. Al termine dell’interrogatorio il gip ha deciso che il 23enne dovesse lasciare il carcere e che il padre resti in carcere.

L’episodio è avvenuto domenica, verso mezzanotte, mentre la folla stava abbandonando la piazza, si è verificato un grave alterco tra due giovani. Le radici della lite risalgono a vecchie incomprensioni e questioni irrisolte. Un giovane, per le ferite da arma da taglio, versa in gravi condizioni nell’ospedale di Salerno. Il 21enne è stato sottoposto a un intervento chirurgico per ridurre le ferite da armi da taglio, che hanno provocato danni al rene e al fegato. Ferite meno gravi per il suo amico intervenuto per sedare la rissa.

SPOT