Traffico beni culturali, perquisizioni anche ad Avellino

Anfore e vasi a figure rosse, frammenti architettonici, monete italiche. Sono oltre 2mila i beni archeologici sequestrati dai carabinieri dei beni culturali nella maxi operazione effettuata in tutta Italia, con 142 decreti di perquisizione emessi dalla Direzione Distrettuale di Napoli ed eseguiti in decine di città e piccoli centri, da Caltanissetta a Pordenone. Intitolata “Artemide”, l’indagine è partita dal furto di una porzione di affresco dalla Casa di Nettuno a Pompei e punta, spiegano gli …

Anfore e vasi a figure rosse, frammenti architettonici, monete italiche. Sono oltre 2mila i beni archeologici sequestrati dai carabinieri dei beni culturali nella maxi operazione effettuata in tutta Italia, con 142 decreti di perquisizione emessi dalla Direzione Distrettuale di Napoli ed eseguiti in decine di città e piccoli centri, da Caltanissetta a Pordenone. Intitolata “Artemide”, l’indagine è partita dal furto di una porzione di affresco dalla Casa di Nettuno a Pompei e punta, spiegano gli investigatori, alla disarticolazione “di un gruppo strutturato, operante nell’intera Italia meridionale, dedito agli scavi clandestini, alla ricettazione e all’illecita commercializzazione di beni culturali”. Le perquisizioni sono state fatte ieri anche nelle province di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno. Tra i beni sequestrati anche metal detector e utensili per la ricerca e lo scavo clandestino.

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