Truffavano società finanziarie: eseguiti 15 arresti

Truffavano società finanziarie: eseguiti 15 arresti
Carmine Iannuzzi, 45enne promotore finanziario della Cofim, società finanziaria di Avellino, con ramificazioni a Montoro Superiore, Monteforte, Solofra ed Atripalda era la vera mente dell’organizzazione criminale che, nel giro di due anni, avrebbe truffato centinaia di migliaia di euro a banche e f…

Truffavano società finanziarie: eseguiti 15 arresti

Carmine Iannuzzi, 45enne promotore finanziario della Cofim, società finanziaria di Avellino, con ramificazioni a Montoro Superiore, Monteforte, Solofra ed Atripalda era la vera mente dell’organizzazione criminale che, nel giro di due anni, avrebbe truffato centinaia di migliaia di euro a banche e finanziarie. Era lui il regista della banda debellata dalla squadra mobile di Avellino, sezione criminalità diffusa, che ha fatto scattare le manette ai polsi di 15 persone. Gli agenti, dopo innumerveoli indagini e ben 6000 verbali di intercettazioni telefiniche, hanno eseguito 15 ordinanze di custodia cautelare (10 in carcere e 5 ai domiciliari) nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di associazione a delinquere finalizzata alle truffe in danno di società finanziarie aggravate dall’abuso di relazioni di prestazioni d’opera. In manette oltre a Iannuzzi sono finiti Maria Manzo, Rita Scarano, Giuliana Russo, Gerardo Rinandi, Ludovico Nittolo, Massimiliano Sperduto, Antonio Romagnuolo, Giulio Acierno e Aniello Grasso. La Misura domiciliare, invece, è toccata a Dureante Siniscalchi, Ornella Tavino, Francesco De Maio, Michele Scardino e Rosario Troisi. Tre degli arrestati sono anche affiliati al clan Cava ma avrebbero agito in maniera autonoma. La truffa sarebbe stata messa in piedi grazie anche alla compiacenza di alcuni imprenditori locali che, sotto l’indicazione di Carmine Iannuzzi, , avrebbero falsamente fatto risultare impiegate- presso le loro aziende -persone prive di reddito che in questo modo riscivano ad ottenere prestiti che poi, -nella maggior parte dei casi,- non riuscivano a restituire. Le truffe risultavano agevolate dal fatto che il promotore finanziario, abile professionista, aveva rapporti con molteplici società ed istituti di credito con i quali aveva stipulato perfino delle convenzioni. da qui la sua scaltrezza e sicurezza che lo aveva portato a ramificare la sua organizzazione sull’intero territorio provinciale con altri collaboratori ai quali aveva insegnato il sistema della falsificazione di Cud e altri documenti utili per l’elargizione dei prestiti. Il numero degli Arresti e delle denunce, però, potrebbero nelle prossime ore aumentare. Oltre alle 11 persone che risultano indagate a vario titolo, infatti, dai computer sequestrati nella sede della Cofim potrebbero spuntare ulteriori indizi utili ad un’inchiesta destinata ad allargarsi a macchia d’olio.

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