Fiumi in agonia: dopo il Calore, moria di pesce anche nell’Ufita

IL CASO – Dopo il fiume Calore anche l’Ufita paga un tributo all’inquinamento e alla scarsità di portata d’acqua. Un’altra moria di pesci è stata segnalata e scoperta dai tecnici dell’Arpac durante un sopralluogo nei pressi di un ponte in Valle Ufita al confine tra i comuni di Flumeri e Grottaminarda. Oramai non c’è pace per la flora e la fauna ittiche dei corsi d’acqua irpini sempre più contaminati e abbandonati a un destino infausto. La battaglia civile del CTFC da un anno sta tenendo accesi i riflettori dell’opinione pubblica su un disastro ecologico ampiamente annunciato e puntualmente sottaciuto. E le principali e più nefaste conseguenze dell’assoluta miopia istituzionale a riguardo hanno investito innanzitutto la fauna fluviale. I timori maggiori però sono per l’uomo e per l’ambiente circostante. Intanto è stata appurata la causa della moria di pesci nel Calore al confine tra Venticano e Calvi: la scarsità d’ossigeno ha sterminato trote e carpe.

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