Un anno fa la morte di Claire: il caso è ancora un giallo

CRONACA GROTTAMINARDA – Esattamente un anno fa fu trovata in una pozza di sangue sulla veranda della villetta di campagna dei suoceri, alla frazione Carpignano di Grottaminarda, la 31enne Claire Martin, mamma di un bambino. Fu proprio la suocera a scoprire il corpo della giovane e a dare l’allarme. Sul posto in pochi minuti arrivarono i Carabinieri, le ambulanze e il solito nugolo di cronisti a caccia di scoop. Un anno dopo è ancora mistero fitto su quella tragedia che ha scosso la piccol…

CRONACA GROTTAMINARDA – Esattamente un anno fa fu trovata in una pozza di sangue sulla veranda della villetta di campagna dei suoceri, alla frazione Carpignano di Grottaminarda, la 31enne Claire Martin, mamma di un bambino. Fu proprio la suocera a scoprire il corpo della giovane e a dare l’allarme. Sul posto in pochi minuti arrivarono i Carabinieri, le ambulanze e il solito nugolo di cronisti a caccia di scoop. Un anno dopo è ancora mistero fitto su quella tragedia che ha scosso la piccola comunità ufitana e la provincia intera. Il caso approdò anche a La Vita in Diretta. E oggi il capo della Procura della Repubblica di Ariano Irpino, Luciano D’Emmanuele, che si è occupato dell’inchiesta ha dichiarato sul quotidiano Ottopagine che il caso Claire è ancora aperto perché manca la perizia di parte. Il corpo della giovane cameriera è rimasto alcuni mesi in una cella dell’obitorio dell’ospedale del Tricolle in attesa di scoprire la verità sulla morte della mamma che soffriva di depressione post-partum. Per il famoso criminologo, Lavorino, Claire non si sarebbe suicidata, e sulla scena del crimine evidenziò già a suo tempo tracce significative. Dunque, sempre secondo Lavorino si sarebbe trattato di un omicidio d’impeto, e non di suicidio, come molto sbrigativamente è stata bollata la tragedia avvenuta il primo marzo dello scorso anno all’esterno di una bella villetta di Carpignano. E dubbi su quella disgrazia ancora oggi sono stati sollevati dal capo dei pm della Procura arianese. (foto di Alessandro Pirone)

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