Violenza sessuale, De Lieto: pene inadeguate e troppo buonismo

Sembra un bollettino di guerra, solo che le vittime sono donne di tutte le età, vittime degli istinti malati di stranieri ed italiani, che non esitano ad aggredire in pieno giorno ed in pieno centro città, le loro vittime. Agiscono con sicurezza e spavalderia, come se esercitassero una sorta di “diritto” di conquista. – Così ha dichiarato il Presidente Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO./S.E.L.P.), Antonio de Lieto – Dopo Cattolica, Salerno, tocca ad Avellino finire agli on…

Sembra un bollettino di guerra, solo che le vittime sono donne di tutte le età, vittime degli istinti malati di stranieri ed italiani, che non esitano ad aggredire in pieno giorno ed in pieno centro città, le loro vittime. Agiscono con sicurezza e spavalderia, come se esercitassero una sorta di “diritto” di conquista. – Così ha dichiarato il Presidente Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO./S.E.L.P.), Antonio de Lieto – Dopo Cattolica, Salerno, tocca ad Avellino finire agli onori della cronaca, per un caso di tentata violenza, ai danni di una 22enne, da parte di un giovane ivoriano. Ma l’aspirante stupratore non aveva valutato la possibile pronta reazione della ragazza, che, aggredita dall’ivoriano, si è divincolata e a furia di calci e morsi, è riuscita a sottrarsi alle voglie dello straniero, ponendosi in salvo. Il Pronto intervento degli operatori di Polizia, ha consentito l’individuazione dell’aspirante stupratore ed il suo fermo. Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO./S.E.L.P.) – ha continuato de Lieto – si complimenta con la coraggiosa giovane vittima e con il personale di Polizia intervenuto e si chiede: a quale titolo questo ivoriano era in Italia, chi lo ospita e chi paga per il suo vitto l’alloggio ecc.? Pene più dure e certe, castrazione chimica per i maggiorenni e piena responsabilità penale dai 14 anni in poi Processi rapidi, accordi internazionale per l’espiazione dell’eventuale pena, nel Paese di origine ma – ha concluso de Lieto – soprattutto, porre fine al “buonismo” eccessivo e fuori luogo ed alla politica, di un’accoglienza dalle maglie troppo larghe, che induce qualcuno a pensare che l’Italia sia la “patria del libero sfogo”, il “self-service” del sesso.

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