Volevano aprire l’East Side per Capodanno: bloccati

MANOCALZATI – Tra il 28 ed il 31 dicembre, i militari della Stazione Carabinieri di Atripalda hanno eseguito un’accurata ispezione amministrativa a Manocalzati in via variante est, all’interno del capannone della famosa ex discoteca “EAST SIDE”, ove da poco s’era costituito un nuovo circolo privato che, stando alle notizie acquisite dai carabinieri, stava organizzando un enorme veglione per la notte di capodanno. Sin dal primo accesso nella struttura, i carabinieri hanno accertato tutta una serie di chiare violazioni alle norme amministrative vigenti. Anzitutto i locali ove aveva sede il circolo, quindi il vecchio capannone della discoteca, era assolutamente privo del certificato di prevenzione incendi e anche gli impianti elettrici e termici erano assolutamente carenti di ogni certificato d’idoneità. In più, all’interno della struttura, v’erano pure delle opere edili abusive, giacché realizzate senza concessione edilizia. Ma grazie anche ai vari cartelloni che già erano stati affissi in molte parti della città, i militari dell’Arma hanno avuto la conferma che dietro al circolo privato (al quale, tra l’altro, nessuno risultava ancora iscritto) v’era una vera e propria macchina organizzativa, fatta da veri e propri professionisti dell’intrattenimento di fuori provincia, che stava preparando una festa danzante in occasione del capodanno, alla quale avrebbero potenzialmente potuto partecipare oltre mille persone, senza la benché minima idoneità strutturale o precauzione antincendio.
Grazie agli approfonditi accertamenti dei carabinieri, che hanno tirato fuori anche le vecchie sentenze con le quali fu a suo tempo chiuso l’EAST SIDE, non ultima un ricorso di Legambiente al Capo dello Stato con cui era stata disposta la destinazione agricola dei locali, il sindaco del Comune di Manocalzati ha poi emesso, proprio nel pomeriggio dello stesso 31 dicembre, un’ordinanza con la quale ha vietato l’utilizzo dei capannoni, avviando al contempo il procedimento per l’inibizione dall’attività di somministrazione di cibi e bevande a carico del gestore del circolo. Una volta notificata l’ordinanza, ad opera degli stessi carabinieri, al gestore del neo-costituito circolo privato, è chiaramente sfumato ogni tentativo di organizzare una grande festa all’interno della vecchia discoteca, per la quale pare fossero per giunta stati già venduti vari biglietti.

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