Con il primo raccolto avvenuto a otto mesi di distanza dalla prima semina, a Grottaminarda dove è nata la filiera che porterà alla prima farina 100% irpina, il presidente dell’ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Avellino, Ciro Picariello, coglie l’occasione per evidenziare l’importanza dell’iniziativa.
“L’Irpinia è una terra con suolo e clima eccellenti per la cerealicoltura – afferma Picariello – è un’iniziativa lodevole quella di far nascere la filiera per la farina100% Irpinia. Sin da subito abbiamo dato il nostro sostegno”.
“La provincia di Avellino – spiega il presidente Picariello – è una terra di grande e forte tradizione cerealicola, che si è tramandata di generazione in generazione dando prodotti di qualità. Iniziative del genere valorizzano il territorio e fanno crescere famiglie e comunità. Pertanto, vanno sostenute”.
“Stiamo parlando – evidenzia Picariello – di prodotti che entreranno nel processo di filiera completa a km 0 dalla coltivazione del grano alla molatura. Il grano d’ Irpinia denominato l’Oro d’Irpinia è una materia prima di eccellenza che fa la differenza nel mondo”.
Il primo raccolto ha visto la partecipazione di Antonio Starita della storica pizzeria napoletana a Materdei. La farina irpina sarà, infatti, uno degli ingredienti di punta della vera pizza napoletana. Un connubio suggellato anche da Luciano Sorbillo, titolare di sette pizzerie in tutt’Italia.
Il prossimo 9 agosto, sarà in Irpinia per partecipare alla trebbiatura, fase conclusiva del processo di lavorazione che porterà alla prima farina 100% irpina.
In quella sede saranno anche presentati i dati di resa delle varie zone di produzione del grano. Entusiasta l’imprenditore Ciriaco Scoppettuolo, titolare di Molino Scoppettuolo, azienda nata nel 1981 e diventata negli anni rifermento anche all’estero, e capofila di un progetto innovativo che ha avuto il merito di coinvolgere agricoltori e stoccatori esclusivamente irpini.