Pane e… Zucchero, riflessioni e poesie. Oltre il tempo: due libri di Saverio Rossi

Ho intercettato Saverio Rossi in un momento complicato a livello planetario. Infatti correva l’anno 2023 quando la casa editrice ricevette il contatto, mentre l’intero pianeta stava lentamente riportando il convoglio sui giusti binari dopo che il tempo, nel 2020, sembrava essere “fuor dei cardini”, per dirla con Shakespeare, a causa della pandemia da Covid-19, in fondo mai del tutto superata, ancorché avviata all’oblio.

Avrei appurato che il contatto non era casuale ma frutto della parentela di Rossi con l’autrice Giovanna Mattino, insegnante romana di Yoga già presente nel catalogo di EDDA Edizioni con Racconti di yoga e di amore (2018) e Buona Pasqua, signor Ungaretti (2021).

Anche se i contatti promossi da chi già ci conosce fanno piacere in quanto testimonianza del buon operare, per nulla influenzano il giudizio sulle nuove proposte che devono passare al vaglio della selezione e ottenere il gradimento plurale del gruppo di valutazione.

Saverio Rossi, inserendosi nell’iniziativa editoriale avviata nel corso del primo lockdown (2020) dal titolo emblematico Racconta la tua quarantena e avviata proprio per dare voce a tutti coloro che desideravano evadere dalle prigioni domestiche, esprimendosi attraverso la scrittura, con il suo PANE E… ZUCCHERO ha calamitato l’attenzione del gruppo di lettura e mia personale.

La prima riflessione che ne ricavai nel leggere il manoscritto  è che scrivere di sé, dei propri cari, del passato e del presente, specie in momenti delicati come quello dell’emergenza sanitaria da Covid-19 e, peraltro in lockdown, in un tempo caratterizzato dal pragmatismo della tecnologia, dal culto della forza egemone e insensata, era senz’altro segno di sensibilità umana di livello superiore che, d’altronde, emana da ogni singola pagina del manoscritto PANE E… ZUCCHERO, ora libro e da ogni singolo verso di RIFLESSIONI E POESIE. Oltre il tempo, silloge poetica.

D’altronde, per EDDA Edizioni pubblicare, in un tempo in cui tutto appare orientato alla materialità, al tornaconto qui e ora, è interpretato come un atto di coraggio, prossimo alla follia, giacché si è consapevoli delle difficoltà che i libri incontrano sul mercato quando non supportati dal grande clamore di cronaca intorno all’Autore, o dal potere detenuto sotto qualsiasi forma.

EDDA Edizioni, in fondo, si costituisce quindici anni or sono ispirandosi alla EDDA Poetica di antiche origini norrene per intercettare e raccogliere i sogni, le passioni e le speranze delle persone, con una selezione scrupolosa dei testi, rivolgendo particolare attenzione al messaggio che gli Autori trasmettono attraverso la parola e lo scritto.

Lo facevano i menestrelli in epoca antica con la tradizione orale, lo fanno i sognatori contemporanei, come Rossi, quand’anche in evoluzione verso l’Intelligenza Artificiale.

La lettura del manoscritto di narrativa di Saverio ottenne unanimi consensi sia nel gruppo di valutazione sia nella direzione di EDDA Edizioni che decise di pubblicare. L’Autore, pur all’esordio, rivelò doti di saper condurre il lettore con sé nelle scorribande in bicicletta con i suoi amici, grazie alle quali, di fatto, era possibile “evadere” dal domicilio coatto del lockdown. Ma non solo: proprio in quei momenti di pedalate solitarie nella natura “amica”, l’evasione si spinge al di là dello spazio e oltre il tempo. L’andirivieni fra il presente problematico e la spensieratezza del passato che riaffiora, attraverso la lettura, ha la potenza di far tornare bambini anche i lettori quando, anch’essi bambini, una semplice fetta di pane con sopra una spolverata di zucchero, magari offerto da una vicina, una nonna o una zia, rendeva felici.

Provando a chiudere gli occhi per un momento, fra una pagina e l’altra, è possibile rivivere, un po’ alla Marcel Proust in À la recherche du temps perdu, quei momenti indimenticabili, immergersi nei luoghi, nei profumi e nei sapori.

Evocativa e simbolica la scelta anche del titolo. La combinazione felice del pane, simbolo del nutrimento, e dello zucchero, simbolo della dolcezza, rappresenta l’essenza della serenità e del sentimento d’amore tra chi offre e chi riceve. Cosa c’è di più solidale che il dividere il pane, specie quando scarseggia? Sullo zucchero, poi, altre culture similari, anche del nostro Meridione, ci raccontano di un passato in cui magari non c’era al momento pane ma si disponeva di zucchero e le mamme, le zie o le nonne ne prendevano appena un po’, o una semplice zolletta, l’avvolgevano in un tovagliolo candido, a mo’ di tettarella, e lo offrivano ai bambini da suggere; “lentamente” dicevano, così avrebbe appagato di più il palato e, magari, attenuato anche i morsi della temporanea fame, spesso compagna anche dei giochi…

Non appena pubblicato PANE E… ZUCCHERO, l’Autore ci sorprese ancora con la silloge poetica RIFLESSIONI E POESIE. Oltre il tempo, proponendosi così come un esordiente, certo, ma già evoluto, in grado di spaziare dalla narrativa alla poesia esplorando l’animo “oltre il tempo” e producendo nel lettore le medesime emozioni già scaturenti dalla lettura di PANE E… ZUCCHERO, come segnalato nell’abstract in quarta di copertina:

 

Oltre il Tempo esplora le sfumature delle emozioni umane, guidando il lettore attraverso il fluire del tempo e la persistenza dell’amore. Con delicatezza, evoca il passato celebrando l’impatto eterno di figure ispiratrici. Attraverso gli occhi, scandaglia la profondità dell’anima, mentre le speranze offrono nutrimento allo spirito con riflessioni sulla vita. Ogni verso intreccia amore e passione, invitando il lettore oltre le parole, alla scoperta della complessità e bellezza dell’esistenza.

*Dott. Vito Manduca, laureato in Scienze dell’Educazione presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, studioso di educazione permanente e formazione continua, vive e lavora a Roma. Già middle manager del settore assicurativo e dirigente sindacale SNFIA, in attualità ricopre l’incarico di Caporedattore della rivista Notiziesnfia e quello di institore e direttore generale della casa editrice EDDA Edizioni di Daniela D’Agosto, della quale è stato cofondatore nel 2010. https://www.eddaedizioni.it/  Ha pubblicato con Liocorno Editore Vite Rubate (2000); con Ediesse Rottami eccellenti (2004); con A&B Editrice Il doppio gioco (2007), Figli di Santa Pupa (2008), La terza porta (2009), Morire di Sport (2009) e Onora il padre e la madre (2010). Con Edda Edizioni Kazimir (2010-2011), Cohiba (2011), L’era del cavallo (2012) targa Premio Internazionale Montefiore 2017, Il fante e la collina delle vette gemelle 1942 (2014) Premio UNUCI – Cerruglio 2015, Labirinto. Naufragio nella Sanità (2017), NOVECENTO… Roma nel pallone. Il calcio romano di una volta (2020), CoronaVersūs (2020), La peste gialla oltre la Grande Muraglia (2021). 70 SeTTanta energia c’è, rinnoviamola oltre il limite (2022), Isola Sacra. I delitti. Un predone in ginocchio – Volume I della serie (2023).

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