Appuntamento a domenica 30 ottobre, presso lo stadio comunale di Sant’Angelo dei Lombardi, per una giornata che unisce lo sport alla beneficenza. Infatti proprio nel Comune altirpino, a partire dalle ore 9:30, si terrà l’evento “La solidarietà è partita”, un incontro di calcio che vedrà “sfidarsi” l’ASD Moscati Team – formato da una rappresentativa di medici e di personale sanitario dell’Azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino – e l’ASL Avellino – squadra composta da medici e infermieri dell’Azienda Sanitaria Locale della provincia irpina. Gli spettatori, all’ingresso, potranno contribuire con una donazione e l’intero ricavato verrà devoluto al Centro per l’Autismo di Sant’Angelo dei Lombardi.
La struttura
Inaugurato ad aprile del 2021, il Centro per l’Autismo è una struttura d’eccellenza nel territorio irpino, fondamentale per rispondere alle necessità di adolescenti e di giovani adulti che, attraverso i servizi offerti da professionisti, possono beneficiare di percorsi terapeutici, che puntano soprattutto a sviluppare e ad esaltare le capacità di ciascun individuo.
Tra le attività in programma – che sono diversificate in due moduli, a seconda della fascia d’età – di grande importanza sono i laboratori. Dalla musica alla danza, dalla pittura alla falegnameria: questi sono solamente alcuni tra quelli dalla svariata tipologia a cui possono partecipare attivamente gli ospiti del Centro.
I proventi della partita di beneficenza serviranno a finanziare proprio i laboratori, come ci spiega il dott. Attilio Ventola, psicologo e responsabile del Centro di Sant’Angelo dei Lombardi, nonché consigliere dell’Ordine degli Psicologi della Campania:
«Nonostante il contributo pubblico e anche quello che arriva da parte di privati, poter avere a disposizione ulteriore materiale da utilizzare nei nostri laboratori è sempre positivo ed è così che verranno utilizzate le donazioni. Tra l’altro, per i ragazzi, poter utilizzare dei materiali di migliore qualità, anche di tipo professionale, può davvero aumentare le possibilità di progresso. Infatti i nostri non sono solamente laboratori terapeutici, anzi per qualcuno potrebbero trasformarsi in molto di più. Le competenze acquisite potrebbero diventare addirittura un lavoro, con tutti i benefici che ne derivano per la loro crescita personale e inclusione sociale».
La consapevolezza sull’autismo
«Fortunatamente negli ultimi anni la consapevolezza sull’autismo è aumentata, le persone comprendono», ci dice il dott. Ventola. «Questo è dovuto sicuramente a una nuova comunicazione da parte dei media, che col tempo ci ha abituato ai temi delle diverse abilità; ma anche a un altro fattore, quello numerico. Cioè si parla di autismo in maniera esponenziale anche perché i numeri sono saliti in maniera esponenziale. Basti pensare che fino a una decina di anni fa il rapporto era di 1 bambino autistico su 100, mentre oggi, guardando alle stime americane, si arriva ad 1 su 48.
Nei primi anni 2000, invece, le conoscenze sull’autismo non erano per niente adeguate. Addirittura si credeva che fosse un fatto psicoanalitico e non genetico, come invece oggi è assolutamente appurato. Basti pensare alla teoria della cosiddetta “mamma frigorifero”. Questa, in un’ottica specificatamente psicoanalitica, affermava che l’autismo fosse causato da una mamma anaffettiva nei primissimi mesi del neonato, il cui comportamento spingeva il bambino a chiudersi completamente all’ambiente esterno. Perciò si può facilmente immaginare che cosa abbiano dovuto patire alcune madri, che si sono fatte carico di una “colpa” e che si sono sottoposte ad anni di psicanalisi. E lo sottolineo, questa non è preistoria.
Oggi la situazione è cambiata. Da un punto di vista scientifico, sappiamo che l’autismo ha una natura genetica, che è un fatto biologico; anche se non siamo ancora in grado di conoscerne la causa, purtroppo. Allo stesso tempo, come dicevo, le persone hanno maggiore comprensione.
Tra l’altro credo sia giusto evidenziare un fatto: proprio l’ASL di Avellino è stata la prima del settore in Italia a disporre le terapie cognitivo-comportamentali per i bambini affetti da autismo come servizio gratuito; terapie che altrimenti avrebbero un costo molto alto per le famiglie.
Tornando alla manifestazione di domenica, questa sarà un’altra occasione per aumentare sempre di più la consapevolezza sul tema dell’autismo, attraverso il veicolo dello sport; nonché un’occasione per contribuire fattivamente al benessere dei nostri ragazzi» – sottolinea il dott. Ventola, che infine, alla nostra richiesta di un pronostico sul risultato del match, ci risponde con un deciso, e goliardico, «5-3 per l’ASL!».