Esposito (Femca-Cisl): “Un marchio doc per Solofra e la sua pelle”

SOLOFRA – Fare di quello conciario un distretto della pelle che punti sulla sostenibilità ambientale, sulla razionalizzazione delle risorse idriche, sulla produzione di energia da fonti rinnovabili ed in ultima istanza creare un marchio doc Made in Solofra. Sono le proposte elaborate durante il congresso della Femca Cisl e lanciate dal segretario generale di categoria Giovanni Esposito. Un patto che coinvolga istituzioni, sindacati ed industria. Il 2016 è stato un anno difficile per il distretto…

SOLOFRA – Fare di quello conciario un distretto della pelle che punti sulla sostenibilità ambientale, sulla razionalizzazione delle risorse idriche, sulla produzione di energia da fonti rinnovabili ed in ultima istanza creare un marchio doc Made in Solofra. Sono le proposte elaborate durante il congresso della Femca Cisl e lanciate dal segretario generale di categoria Giovanni Esposito. Un patto che coinvolga istituzioni, sindacati ed industria. Il 2016 è stato un anno difficile per il distretto conciario. Ci sono state diverse chiusure aziendali che hanno causato un’ulteriore perdita occupazionale di circa 120 lavoratori. A questo va aggiunto che diverse aziende sono in regime di ammortizzatori sociali interessando circa 100 lavoratori, e per tanto, se non ci sarà una rapida ripresa delle attività produttiva nel 2017, rischiano il posto di lavoro. E poi c’è la questione ambientale. Gli scarichi abusivi nel torrente Solofrana sono un vulnus che gravano sull’immagine del distretto e rischiano di comprometterne l’appeal verso le griffe del sistema moda sempre più attente ad una produzione sostenibile a basso impatto ambientale. Un cambio di passo rispetto a quanto si è fatto, o non si è fatto, fino ad ora non è una opzione è una scelta obbligata

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