Accordo Irisbus, Longobardi (Fismic): soddisfatti a metà

“La chiusura dell’accordo sulla Irisbus della Valle Ufita non è andata nella direzione che, come organizzazione sindacale, avevamo sperato ed inseguito nei mesi scorsi e per questo non possiamo certo esprimere soddisfazione, ma almeno tiriamo un respiro di sollievo rispetto a come si erano messe le cose: la cassa integrazione per 24 mesi, il blocco della mobilità e la distensione dei rapporti tra la Iveco-Fiat ed i lavoratori resta comunque un risultato importante intorno al quale occorre adesso costruire il futuro dello stabilimento Irisbus e dei 700 lavoratori in esso occupati” – commentano così Antonio Longobardi, segretario provinciale generale della Fismic ed Arturo Fiorillo, segretario provinciale Confsal, la sottoscrizione dell’accordo intervenuto tra l’Azienda, le organizzazioni sindacali ed i rappresentanti di categoria al termine di lunghe ed estenuanti trattative svoltesi anche in sede ministeriale. “Come Fismic noi siamo sempre stati della opinione che lo stabilimento della Valle Ufita continuasse a produrre autobus respingendo ogni altra soluzione, ma alla fine, considerato che la politica, quella di centro-sinistra e di centro-destra, non è riuscita a convincere il governo ad appostare le somme necessarie per il finanziamento del piano nazionale dei trasporti non potevamo fare altro se non firmare una intesa che in ogni caso tutela i lavoratori per i prossimi due anni – evidenzia Longobardi – e che mette i soggetti interessati nelle condizioni di lavorare per trovare l’alternativa per mettere nuovamente in moto la fabbrica di autobus. Per ora i lavoratori sono e saranno dipendenti Fiat, poi si vedrà. In questi due anni speriamo che venga fuori la soluzione”.

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