Allarme Uil: cassa integrazione cresciuta del 100% |
Allarme Uil: cassa integrazione cresciuta del 100%
Dati allarmanti dallo studio UIL sulla Cassa integrazione nelle province italiane. Secondo i dati pubblicati, infatti, l’utilizzo della Cig nei mesi estivi è in aumento rispetto allo scorso anno. Un trend che conferma la grave situazione dell’industria italiana ed irpina. Per la provincia di Avellino infatti i dati riferibili a luglio 2009 sono allarmati. Le ore di cassa integrazione ordinaria sono 612.592, quelle di cassa integrazione straordinaria 404.627, per un totale di oltre un milione di ore. Mentre nel luglio scorso il totale non arrivava nemmeno a 100.000 ore tra cassa integrazione ordinaria e straordinaria. Il totale delle ore autorizzate per la sola Regione Campania supera i 5 milioni. I dati della Uil, dunque, parlano chiaro. Le aziende industriali della nostra provincia e dell’intera regione vivono un periodo nero. E, considerando che i dati forniti sono riferibili ad una tipologia di impresa medio-grande, la situazione risulta ancora più grave se si fa riferimento alla piccola impresa, che non potendo usufruire degli ammortizzatori sociali è costretta al licenziamento degli operai. La situazione, dunque, è tutt’altro che vicina ad una soluzione. Se, infatti ai dati Uil, aggiungiamo quelli Ocse per la disoccupazione, immaginare una ripresa in tempi brevi risulta impossibile. “I dati forniti dalla Uil – ha commentato il segretario generale Franco De Feo – sono più che allarmanti. Le ore di Cassa integrazione rispetto allo scorso anno sono aumentate del 100%. E la situazione della nostra provincia è di una gravità assoluta. Ci aspettiamo che il Governo prenda finalmente atto della condizione di fatto, facendo i conti con un paese al collasso. Il nostro appello è anche alle istituzioni locali, che si impegnino in maniera seria e concreta. La disponibilità espressa dalla Provincia per costituire un Fondo di sostegno al reddito è un primo passo significativo in attesa di progettare interventi concreti per l’intero mondo della produzione e del lavoro. Dobbiamo tentare di ripartire e progettare per il futuro. Come Sindacato faremo tutto quanto in nostro potere per tutelare i lavoratori e dare risposte concrete ai precari, ai giovani, ai pensionati, alle famiglie in difficoltà”.