Api: “Depurazione, la Regione faccia sentire la sua presenza |
Api: “Depurazione, la Regione faccia sentire la sua presenza
“Gestione della depurazione agli imprenditori? No grazie”. E’ lapidaria la posizione espressa da Franco Rizzo presidente provinciale della Confapi, l’associazione che riunisce le aziende di piccole e medie dimensioni. “Ringrazio il commissario Jucci per il suggerimento dato alle istituzioni di dare agli imprenditori la gestione dell’impianto di Solofra-Mercato San Severino ma ritengo che in questo momento si debba guardare altrove se si vuole parlare di gestione. Non è un segreto che la crisi economica ha spinto nell’angolo l’industria conciaria solofrana. Riduzione di ordini e fatturato, aumento delle ore di cassa-integrazione sono un reframe che si ripete incessantemente ormai da tempo”. “La proprietaria dell’impianto di depurazione Solofra-Mercato San severino è la Regione Campania e proprio per questo ritengopche una volta che si sarà chiusa la gestione commissariale dovrà essere la Regione Campania a farsene carico. Palazzo santa Lucia dovrà adottare la stessa linea di aiuto, finanziamento, sostegno che ha praticato per le altre aree campane”. “Solofra è costretta a fare i conti con una situazione di grave conflitto sociale. Sono moltissime le persone che sono costretti a fare i conti con la cassa integrazione ed in generale con gli ammortizzatori sociali. Ma il ricorso agli ammortizzatori sociali non potrà essere eterno. Dopo cosa succederà? Oggi se nella mia azienda viene qualcuno in cerca di lavoro non sono in condizione di poterglielo offrire. Causa gli alti costi che gravano sulle aziende. Lo Stato vuole veramente aiutare la ripresa? Ed allora lo Stato, nelle sue varie articolazioni territoriali, si deve far carico di un abbattimento della pressione fiscale a cominciare dai costi che le aziende solofrane devono fronteggiare per la depurazione”. “Senza contare, conclude Rizzo, che le aziende solofrane possono vantare la certificazione del marchio di eco-compatibilità che comporta tutta una serie di adempimenti. Caricare sulle imprese ulteriori gravami risulta quindi inconcepibile.”