Approvata legge su coltivazione della canapa, interviene Iannacce

Nella seduta del consiglio regionale, è stata approvata la legge “Interventi per favorire la coltura della canapa (cannabis sativa) e le relative filiere produttive” ad iniziativa dei consiglieri Gennaro Oliviero e Maurizio Petracca.
Ho dato il mio voto favorevole all’approvazione delle legge con le seguenti motivazioni.
Con l’approvazione di questa legge il Consiglio regionale indica che anche in Campania …

Nella seduta del consiglio regionale, è stata approvata la legge “Interventi per favorire la coltura della canapa (cannabis sativa) e le relative filiere produttive” ad iniziativa dei consiglieri Gennaro Oliviero e Maurizio Petracca.
Ho dato il mio voto favorevole all’approvazione delle legge con le seguenti motivazioni.
Con l’approvazione di questa legge il Consiglio regionale indica che anche in Campania si persegue l’obiettivo della green economy.
Faccio i mie complimenti ai colleghi Oliviero e Petracca che hanno presento la legge perché hanno dimostrato una sensibilità non comune sulle tematiche ambientali.
La canapa può essere impiegata in diverse tipologie, dall’alimentare all’edilizia e può essere occasione di rilancio e sviluppo per l’agricoltura della Campania.
Non sta a me elencare i possibili impieghi, ma sono a conoscenza che alcuni centri di ricerca universitari da tempo studiano l’impiego della canapa nel settore dell’edilizia per realizzare pannelli per l’isolamento termico e assorbimento acustico.
Vorrei sottolineare che come fibra vegetale non esiste solo la canapa, da tempo sempre nei centri di ricerca campani (ad esempio presso i laboratori del Dipartimento di Architettura della Università della Campania ad Aversa) si studiano impieghi di fibre che provengono dalla canna di acqua dolce, dalle ginestre tutte piante che sono ampiamente diffuse in Campania che crescono anche in modo spontaneo.
Le fibre vegetali non sono solo possono essere impiegate nel settore dell’edilizia, ma anche (paradossalmente) possono essere impiegate nel settore aeronautico (con la realizzazione delle parti non strutturali degli aeroplani) e queste applicazioni possono realizzare in Campania una filiera corta che metta in rete produttori agricoli, trasformatori, maestranze, architetti e ingegneri impegnati nel settore nell’edilizia e dell’industria in modo che l’agricoltura possa diventare parte attiva dello sviluppo dei territori.
E ovvio che la legge approvata in consiglio regionale stimola la fantasia… e credo che il passo successivo sia quello di proporre l’utilizzo di sistemi fiscali che possano incentivare l’uso di prodotti della filiera vegetale nel settori dell’edilizia, e dell’industria, lanciando un marchio “made in Campania”. In modo che si possa incentivare l’impiego di prodotti della filiera vegetale campana.

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