Ad Atripalda il vertice istituzionale sull’agricoltura regionale

Lunedì 14 febbraio 2011 ad Atripalda si terrà un vertice istituzionale sull’agricoltura regionale promosso dal Consorzio Agrario Interprovinciale di Salerno, Napoli e Avellino, con inizio alle ore 10.00, presso la sua sede di Atripalda in località Pianodardine. Un incontro dal titolo ‘Consorzio Agrario: opportunità di rilancio per l’agricoltura’. Affidati a Edmondo Cirielli, Luigi Cesaro e Cosimo Sibilia, rispettivamente presidenti delle province di Salerno, Napoli ed Avellino, i saluti istituzionali. A Giovanni Tomo, Commissario liquidatore dell’Ente consortile, il compito di illustrare il piano di rilancio industriale della struttura, autorizzato dal ministero dello Sviluppo Economico, che riveste una significativa valenza in quanto è il primo del genere che scatta per una regione del Mezzogiorno. Al summit intervengono anche Mario Miano e Raffaele Coppola assessori all’Agricoltura della Province di Salerno ed Avellino. Le conclusioni sono, invece, affidate a Vito Amendolara, assessore all’Agricoltura di Palazzo Santa Lucia, ed a Paolo Russo, presidente della Commissione Parlamentare Agricoltura. Modera il convegno Alfonso Ruffo, direttore del quotidiano economico ‘Il Denaro’.
Il disco verde del Ministero, che dal primo febbraio dà ufficialmente il via alla ripresa dell’attività consortile dopo circa un anno dalla chiusura e dalla sostituzione del commissario liquidatore, rimette al centro la funzione del Consorzio Agrario che propone significative innovazioni nella missione produttiva, individuando nuovi tipi di intervento ed ipotizzando l’impegno della struttura in settori diversificati, anche nell’ambito dell’area commerciale. “La struttura in questione – dichiara Tomo – ricopre particolare interesse per l’importante produzione agricola di forte identità e diffusione sulle tre provincie di competenza considerato il significativo apporto che il settore primario conferisce al valore aggiunto dell’intera economia domestica”. “Un percorso di rilancio – conclude – che conduce ad una nuova identità del consorzio in grado di competere con le altre aziende sul mercato di riferimento interprovinciale”.

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