Cdi Calitri, la denuncia della Failms Cisal

Cdi Calitri, la denuncia della Failms Cisal
Drammatica la situazione lavorativa nel distretto industriale di Calitri. La Failms Cisal, suo malgrado, ancora una volta è costretta a denunciare l’immobilismo delle istituzioni, della politica e dei famigerati imprenditori che da tempo annunciano la riconversione industriale della C.D.I. Surl senz…

Cdi Calitri, la denuncia della Failms Cisal

Drammatica la situazione lavorativa nel distretto industriale di Calitri. La Failms Cisal, suo malgrado, ancora una volta è costretta a denunciare l’immobilismo delle istituzioni, della politica e dei famigerati imprenditori che da tempo annunciano la riconversione industriale della C.D.I. Surl senza dare nessuna garanzia, nè occupazionale nè di sostentamento economico, alle oltre 240 famiglie interessate. Oggi, presso l’Unione degli Industriali, il segretario provinciale Failms, Flammia Roberto e la R.S.U. Barrasso Giuseppe hanno incontrato il liquidatore aziendale dott. Tornatore Lorenzo, alla presenza della dottoressa D’Archi e del consulente Galgano Michele. L’incontro è stato promosso e sollecitato dai vertici sindacali Failms al fine di chiedere chiarimenti in merito ad una situazione paradossale che rischia di lasciare senza sostentamento economico i lavoratori della C.D.I.. Infatti il 31 dicembre termina il periodo di CIGS straordinaria, e già sono state avviate le procedure per la richiesta di Cassa Integrazione in deroga. Queste prevedono un iter burocratico di almeno 5 mesi, e quindi, qualora si riuscisse ad ottenerla, inizierà ad essere stanziata a partire dal mese di Maggio. Si evidenzia quindi un gap di circa 5 mesi, in cui i lavoratori rimarebbero senza il minimo supporto finanziario. Il sindacato, durante l’incontro, ha avanzato le sue proposte in modo da evitare il peggio. Ha chiesto a chiare lettere al dott. Tornatore di anticipare queste cinque mensilità attraverso lo stanziamento graduale del T.F.R. di cui i lavoratori sono creditori verso l’azienda, o quantomeno di trovare altre soluzioni alternative che consentissero alle tante famiglie di non restare allo scoperto. La risposta, come sempre, è stata elusiva e negativa. Il liquidatore, senza dimostrare la benché minima sensibilità, ha ribadito che non ci sono soldi. “Ma come – asseriscono gli esponenti sindacali– se ci si licenzia il T.F.R. viene immediatamente erogato, mentre se si chiede di anticiparlo, in attesa della cassa integrazione in deroga e, si spera, della ripresa delle attività, i soldi spariscono?” Quesito che non ha trovato risposta ed ha costretto i rappresentanti della Failms ad abbandonare l’incontro. “Noi della Failms – affermano Flammia e Barrasso – siamo stanchi della continua pubblicità sulla riconversione industriale che ci viene da tempo propinata da istituzioni e dall’attuale proprietà. Siamo stanchi di continue passerelle, chiacchiere, parole che stanno perdendo ormai il loro significato. Vogliamo impegni concreti. E’ giunta l’ora che il sindaco di Calitri investa tutti i livelli istituzionali per far si che 240 famiglie tirino a campare almeno per i prossimi 5 mesi con un minimo sostentamento economico. Abbiamo fatto delle proposte ragionevoli e attendiamo risposte. La nostra azione, nei prossimi giorni, qualora non ci saranno risvolti positivi, sarà concentrata in una serie di assemblee e sit-in sul territorio, presso il comune di Calitri, presso la provincia di Avellino, presso la prefettura. Invitiamo tutti i lavoratori e le altre organizzazioni sindacali a costruire un fronte unico per superare questo drammatico inizio anno. Non possiamo consentire che in questo periodo di crisi 240 famiglie restino senza neppure un euro.”

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