Cgil: occupazione welfare e diritti i temi caldi

Cgil: occupazione welfare e diritti i temi caldi
i è riunito oggi l’esecutivo della Cgil di Avellino che ha discusso i temi affrontati dall’assemblea nazionale di programma che si è tenuta nei giorni scorsi a Chianciano. Le indicazioni derivanti dal confronto che si è tenuto a livello nazionale sono state recepite dall’esecutivo provinciale che ri…

Cgil: occupazione welfare e diritti i temi caldi

i è riunito oggi l’esecutivo della Cgil di Avellino che ha discusso i temi affrontati dall’assemblea nazionale di programma che si è tenuta nei giorni scorsi a Chianciano. Le indicazioni derivanti dal confronto che si è tenuto a livello nazionale sono state recepite dall’esecutivo provinciale che rilancia in Irpinia i punti fondamentali dell’iniziativa sindacale della CGIL, a partire dalla necessità di integrare gli ammortizzatori sociali. Le questioni poste sul tavolo nell’intervento introduttivo e conclusivo del segretario nazionale della CGIL, Guglielmo Epifani, trovano ampio riscontro nell’azione sindacale della CGIL di Avellino. La politica economica del Governo Berlusconi continua a penalizzare il Sud Italia e le zone interne come l’Irpinia. “Noi abbiamo chiesto già da tempo – spiega il segretario provinciale Petruzziello – l’attivazione dei tavoli anticrisi e per l’occupazione in seno alla provincia di Avellino. Siamo stati i soli a denunciare, anche in occasione della manifestazione “Governo Incontra” la mancanza di un progetto e di una idea strategica nell’affrontare la crisi ed i suoi problemi sul fronte dell’industria e dell’occupazione. Rilanciamo – aggiunge Petruzziello – in Irpinia, il principio dell’unificazione de mercato del lavoro, nell’ottica di eliminare le disparità di trattamento che affliggono i precari, i lavoratori a progetto, le nuove identità di lavoro generalmente intese”. Il documento elaborato dall’esecutivo della Cgil di Avellino recepisce le parole chiave che sono state al centro della Conferenza di Programma: occupazione, diritti e welfare saranno i temi sui quali la CGIL di Avellino sarà impegnata nei prossimi mesi su tutto il territorio provinciale, per spiegare la propria idea di uguaglianza e diritti, che coinvolge sempre più numerosi cittadini stranieri residenti in Irpinia, per far capire il proprio disegno di Stato sociale e di assistenza e sostegno alle fasce più deboli, per avviare una battaglia sulla contrattazione, a partire dai contratti nazionali di lavoro per finire alla contrattazione territoriale e di secondo livello. “Abbiamo già chiesto – commenta Petruzziello – alle istituzioni locali un intervento a sostegno dell’occupazione, dello sviluppo economico legato non solo alla crescita ed al sostegno all’industria. Siamo pronti alla mobilitazione generale a livello territoriale oltre che nazionale, invitando anche Cisl e Uil alla battagli sui temi del Fisco, delle pensioni e dell’immigrazione. Abbiamo l’esigenza, in Italia come in Irpinia – spiega Petruzziello – di raccogliere una sfida difficile che ci proviene dalla crisi economica, che ha messo in evidenza anche i punti deboli del sindacato. Oggi la Cgil di Avellino non può limitare la propria azione sindacale come era intesa nel passato. Per il sindacato passano i temi fondamentali della democrazia, oltre al lavoro, i diritti della persona, il dovere dell’accoglienza e i principi dell’uguaglianza tra cittadini e tra lavoratori”. Anche di fronte al tentativo di isolamento, che mi auguro questa volta non avvenga, di Uil e Cisl, la Cgil conferma la propria posizione di netto contrasto alle politiche economiche del Governo Berlusconi e conferma il giudizio di inadeguatezza ed insufficienza. Non possiamo non registrare, certo, i segnali di apertura del ministro Tremonti sulla pressante richiesta di intervento sugli ammortizzatori sociali. Noi già da tempo abbiamo chiesto il raddoppio delle settimane di cassa integrazione, ma chiediamo anche al Governo di mantenere gli impegni per l’integrazione economica utile a coprire gli ammortizzatori sociali. Rimane il giudizio negativo sulle strategie economiche messe in campo dal Governo, sul pacchetto di legge sulla sicurezza che contiene elementi di xenofobia ed odio razziale, sulle politiche fiscali sempre più inique e pressanti nei confronti dei lavoratori dipendenti”. Di fronte al quadro tracciato nel corso della Conferenza di programma a Chianciano, l’esecutivo provinciale della CGIL di Avellino, intende confermare sin da ora la netta opposizione che necessariamente chiamerà il sindacato ed i lavoratori alla mobilitazione sia a livello locale che nazionale. Mobilitazione che speriamo possa essere unitaria e vederci insieme a CISL e UIL, anche in considerazione delle unità di vedute manifestata a Chianciano dai segretari nazionali”. In ambito locale, l’esecutivo della CGIL di Avellino, insieme a Cils e Uil ha posto attenzione sui punti di crisi e proposte per fronteggiarla, nella piattaforma unitaria presentata lo scorso Primo Maggio e che oggi è al centro del tavolo di concertazione con la Provincia. La Cgil chiederà alle istituzioni, ed in particolare all’ente Provincia, di rendere attivo il tavolo di concertazione anti crisi, di individuare risorse e strategie per il rilancio dell’occupazione a partire dalla ripresa del settore industriale ed edile, ma guardando anche ad altri settori di innovazione e di attività economica. In Irpinia, inoltre, è necessario intervenire con misure specifiche per emarginare il fenomeno dell’emigrazione giovanile, per sostenere e famiglie povere e i ceti più deboli, come gli anziani e le giovani coppie. Sul problema della disoccupazione giovanile, la CGIL incontrerà il prossimo 22 luglio, l’assessore provinciale al ramo, Ruggiero, per individuare strategie e possibilità per l’inserimento professionale dei giovani irpini.

SPOT