La Regione Campania ha approntato le linee guida per la lotta al cinipide del castagno. Innanzitutto alcune notizie positive. Dall’ecosistema castagneto vengono segnali di reazione all’invasione: è ormai accertata la presenza di diversi parassitoidi autoctoni, in grado di attaccare le larve del cinipide all’interno delle galle, così come di alcuni agenti fungini che svolgerebbero un ruolo nel contenimento dell’insetto. La presenza di aree naturali non coltivate all’interno o nei dintorni dei cas… |
La Regione Campania ha approntato le linee guida per la lotta al cinipide del castagno. Innanzitutto alcune notizie positive. Dall’ecosistema castagneto vengono segnali di reazione all’invasione: è ormai accertata la presenza di diversi parassitoidi autoctoni, in grado di attaccare le larve del cinipide all’interno delle galle, così come di alcuni agenti fungini che svolgerebbero un ruolo nel contenimento dell’insetto. La presenza di aree naturali non coltivate all’interno o nei dintorni dei castagneti sono fondamentali per garantire un importante serbatoio di organismi utili che rappresentano una fonte di biodiversità essenziale al mantenimento della stabilità del sistema. Le attività programmate per il biennio 2013/2014 prevedono il proseguimento delle attività di studio e di ricerca avviate fino ad oggi e quindi realizzazione di un programma di sperimentazione basato sul confronto di diversi metodi di introduzione di Torymus sinensis in castagneti campani. Realizzazione del progetto pilota “Applicazione degli attrattivi sessuali per il controllo biotecnico delle Tortrici delle Castagne”. Per il 2013 sono anche programmati i primi rilievi sull’efficacia di alcune sostanze repellenti utilizzate nel 2012 in un castagneto del salernitano programmazione di una prova di lotta chimica contro Curculio spp. su castagno, per la valutazione degli effetti collaterali sul Torymus sin. e specie di parassitoidi indigeni.